Davanti alla Laguna San Ignacio sono piantate come ogni anno le tende dei biologi. Arrivano i lancheros e ripartono con le loro barche verso le balene grigie. I cetacei compaiono poco dopo. Accorrono qui a migliaia, attratti dalla misteriosa legge del sangue e della razza.
Il grande mammifero respira affannoso dopo l’immersione. Uno sfiato e poi è lì, pulsante contro lo scafo, misterioso abitatore degli abissi salito confidente a cercare la carezza di una mano. Il corpo è ruvido, la pelle pulsa per la corsa affannosa nell’oceano.
Porta nel ventre i piccoli, che nasceranno a migliaia in queste acque tiepide, così diverse da quelle dell’Artico dove le balene grigie vivono solitamente.

Bahìa Magdalena
Siete davanti ai paradisi marini di Bahìa Magdalena. I santuari degli uccelli sono affollati come una metropoli nell’ora di punta, mentre il mare pullula di delfini e di leoni marini.
Abbandonatevi alle dune dell’Isla Magdalena. Si stendono per decine di chilometri e i dollari di mare che le punteggiano, con le loro infinite decorazioni geometriche, parlano di una ricchezza che nessuna moneta può comprare.