8° tappa – “Nido della Tigre”
Cari amici, una giornata indimenticabile sta per finire! E’ stata durisima, ma alla fine siamo arrivati anche al “Nido della Tigre”! Sapevo che doveva essere mostruosamente difficile, ma la realtà supera la fantasia…sveglia alle 05:45, colazione alle sei e poi via verso il parcheggio a cui si “ascende” (letteralmente) al monastero appollaiato su di una parete rocciosa a strapiombo sulla valle di Paro. C’è la possibilità di prendere una cavalcatura ma, sfidando la sorte, siamo saliti a piedi. Con un dislivello di circa 1000 m. si arriva alla prima tappa, la caffetteria, dove si gode di una magnifica vista sul monastero. Sembra lì, a portata di mano, basta un balzo, invece…il sentiero scende rapidamente verso un corso d’acqua che divide le due montagne per poi risalire repentinamente verso l’agognata meta. In più l’ultima parte è tutta a gradoni che danno il colpo finale…ma poi, ecco l’ingresso e la soddisfazione negli occhi dei viandanti esausti! Una mezz’ora di visita e poi giù (o sù, ahahah) verso la caffetteria dove si viene accolti da un buon thè servito con biscotti. Alle 12:3o, distrutti ma felici di avere superato l’ennesima prova, siamo arrivati al bus. Pranzo in ristorante coi soliti riso rosso, insalata cotta, funghi, pollo tandoori e tagliatelle cinesi e poi lo dzong di Paro, dove venne girato il film di Bertolucci “Il piccolo Buddha”, altra lezione di buddhismo, poi, tanto per sgranchirsi le gambe un tratto a piedi fino al ponte coperto e, attraversato il fiume, bus verso uno dei più antichi monasteri del Regno, dove la stremata squadra di eroi ha terminato la sua giornata. Cerimonia d’addio (domani il gruppo “Amici del Bhutan” parte alla volta di Kathmandu) con le guide e finalmente meritato bagno bollente nella camera che fu del governatore della regione occidentale. Penso che stasera spazzoleremo tutti i piatti che ci proporranno, anche se sappiamo a priori che troveremo riso rosso, insalata cotta…
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Animi nomadi al servizio di menti curiose.
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