Home » Come scegliere i perfetti scarponi da montagna
Adesso che sono tornate le belle giornata, la voglia di avventure outdoor e trekking sale a dismisura!
L’ingrediente che non deve mai mancare per godere appieno di queste esperienze è il giusto paio di scarpe: scegliere gli scarponi sbagliati, infatti, può essere rischioso per la salute dei vostri piedi, oltre al fatto che potrebbe rovinarvi la giornata! Se, al contrario, si indossa una buona scarpa quasi ci si dimentica di averla indosso! In questo modo si può dedicare la propria attenzione alle bellezze naturali e paesaggistiche del territorio in cui ci troviamo.
Vediamo insieme come scegliere il migliore scarponcino da trekking.
Ogni scarpa ha un suo terreno di utilizzo. Su percorsi semplici, con pochi dislivelli e irregolarità è meglio scegliere una scarpa leggera e dalla suola flessibile. Con l’aumentare della tecnicità del terreno si dovrebbe andare a prediligere una suola sempre più rigida, per dare stabilità, e alta in modo da sostenere la caviglia.
A seconda del tipo di ambiente o del periodo dell’anno per cui si scelgono le scarpe, meglio tenere conto della presenza di acqua e quindi dell’impermeabilità che la scarpa deve garantire. Ricordando che una membrana impermeabile protegge il piede dall’umidità ma rende la scarpa meno traspirante. In ambiente secco può essere problematico per la troppa sudorazione, in questo caso meglio optare per una scarpa in pelle.
Può sembrare strano ma esiste una correlazione tra la scarpa e lo zaino. Più lo zaino è leggero, più si è agili anche su lunghe distanze. Questo diminuisce il rischio di infortuni e permette di poter utilizzare scarpe meno strutturate e più flessibili. Da valutarsi ovviamente in combinazione con il terreno. Se invece si ha uno zaino pesante, magari carico con tenda e fornelletto, meglio optare per una scarpa portante, che garantisca stabilità extra, soprattutto su terreno tecnico.
Non acquistare basandoti solo sul design e sullo stile, ma provale. Camminaci per il negozio e valuta la comodità che senti a un primo approccio. L’importante e non sentire, fin dalla prima calzata, punti di pressione sul piede. È la scarpa che si deve adattare all’anatomia del piede e non viceversa.
Condividi su:
Potrebbe interessarti anche
Animi nomadi al servizio di menti curiose.
Non perderti le nostre rubriche, nutriremo la tua sete di conoscenza e la tua voglia di esplorare il mondo.