Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale.
Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco. Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato.
Cinque borghi, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso. Orgoglio italiano e soprattutto ligure, le Cinque Terre, patrimonio UNESCO, sono tra le località italiane più visitate e invidiate al mondo.
Vere e proprie perle di mare, incastonate tra scogliere e mare cristallini, con le loro piccole casette colorate, i negozietti e le barche ferme per le strette strade, incantano i turisti che vi posano lo sguardo.
Ma come raggiungerle? E soprattutto qual è il modo più conveniente per visitarle? Ecco la nostra piccola guida express alle Cinque Terre!
Partiamo dal presupposto che, nelle Cinque Terre, il treno è un mezzo di trasporto insostituibile. È, infatti, il modo più rapido e comodo per raggiungerle: le tratte tra i vari paesini non durano più di 5 minuti per un totale di 20 minuti da La Spezia a Monterosso.
Acquistando la Cinque Terre Card, al costo di € 18,20 potrete scendere e salire dai treni regionali tutte le volte che vorrete nel corso della giornata. Il biglietto include anche l’utilizzo delle eventuali navette all’interno dei paesini e dei bagni nelle stazioni. In alternativa, se preferite visitarle con più tranquillità nel corso della vostra vacanza, i biglietti costeranno € 5 a tratta, a prescindere dalla meta e dalla durata del viaggio. In ogni stazione è presente un ufficio turistico, dove è possibile ritirare una mappa del luogo, consultare gli orari dei treni e tutte le informazioni necessarie sui sentieri pedonali aggiornate.
I convogli passano ogni mezz’ora circa e gli orari sono consultabili anche sul sito trenitalia.com. L’ufficio turistico alla stazione di La Spezia (dove consigliamo di prendere la base d’appoggio, nel caso vogliate risparmiare sull’alloggio), fornisce una tabella con gli orari, ma vi è preferibile comunque controllare la veridicità sul sito di Trenitalia o sugli schermi appositi alle stazioni. Nel caso in cui decidiate di visitare le Cinque Terre in alta stagione, vi consigliamo di acquistare i biglietti il giorno prima (o online) per evitare lunghe code.
Oltre all’indiscutibile comodità dei treni tra i cinque paesini, l’esperienza è comunque emozionante. Questi treni, infatti, passano attraverso cunicoli oscuri che risalgono al 1870, passando dal buio delle gallerie all’improvvisa luminosità e le viste mozzafiato sul Mediterraneo.
Quello che tendenzialmente fa chi decide di visitare le Cinque Terre, è partire in ordine dalla più vicina, quindi da Riomaggiore verso Levanto. Se però avete in mente di fare un tuffo in mare durante il percorso, vi consigliamo di partire da Monterosso (l’ultima delle Cinque Terre), il paese con la spiaggia più bella in assoluto. Una volta approdati nella prima meta, come dicevamo prima, spostarvi sarà molto semplice, in quanto le tratte in treno durano solo 5 minuti.
Nel caso voleste visitare anche Portofino e Portovenere (che non fanno parte delle Cinque Terre e che quindi non sono incluse nel prezzo della card), l’iter da seguire è diverso. Queste località, infatti, non sono dotate di stazioni. Per visitare Portofino, sarà necessario prendere il treno per Santa Margherita Ligure e, da lì, l’autobus numero 82. Per Portovenere, invece, esiste un comodo autobus (l’11/P da La Spezia), la cui tratta dura meno di mezz’ora.
Riomaggiore è il più grande dei cinque paesini, ed è la capitale (non ufficiale) in quanto il principale ufficio del parco è lì. Le sue casette colorate sono appollaiate su una ripida scogliera che termina su un adorabile porticciolo.
La vista di questa cascata di case color pastello è pittoresca e rimane impressa nella memoria per sempre. Secondo noi, è il luogo migliore in cui godere del tramonto, magari assaporando una deliziosa frittura di pesce locale.
Le prime notizie di Riomaggiore si hanno solo nel 1251, quando gli abitanti del distretto di Carpena, sparsi a mezza costa, giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova. Tra il Duecento e il Trecento gli abitanti di questi insediamenti decisero di scendere verso il mare e dare vita al paese.
Riomaggiore vanta monumenti di grande interesse, tra cui San Giovanni Battista, una chiesa eretta nel 1340, e l’Oratorio di Santa Maria Assunta che ospita un trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna. Importante è anche il castello che domina il centro storico.
Approdati a Manarola, prima ancora che si aprano le porte del treno, verrete investiti da un odore inebriante di pesce. In questo villaggio, infatti, la tradizione di pescare il pesce da mangiare in giornata è ancora fortemente viva!
Manarola è la più mondana delle Cinque Terre, resa tale dalla presenza del famoso locale Nessundorma, che fornisce aperitivi ricchi con vista mozzafiato sul borgo. Il locale è sempre molto affollato e non prende prenotazioni, per questo è possibile “fare la coda” scaricando l’app dedicata.
Questo piccolo paesino è un gioiello urbanistico, ricca com’è delle tipiche case-torri, di stile genovese. Ha un piccolo porto che dispone di una rampa per le barche e di una zona dedicata ai tuffi e al nuoto. Il luogo ideale per un po’ cliff diving!
Fondata durante il XII secolo, il borgo deriva probabilmente il suo nome da un’antica “magna roea”, una grande ruota di mulino presente in paese. Il monumento principale della frazione è la chiesa di San Lorenzo, la cui costruzione risale al 1338 ad opera degli abitanti di Manarola e di Volastra, come ricorda la lapide sulla facciata.
Tra i cinque paesini, Corniglia è il più speciale. Infatti, è l’unico che non si trova su lungomare, ma è arroccato su un promontorio roccioso ricco di vigneti. Per questo motivo è di solito la più “trascurata”, ma credeteci vale la pena farvi un salto!
Arrivati alla stazione avrete due opzioni: prendere la navetta (che in soli 5 minuti vi porterà al paesino) o percorrere un lungo sentiero scalinato, circondato da vigneti. Qualunque opzione scegliate, una volta arrivati nel centro del paesino, coglierete subito la sua essenza. L’atmosfera è calma e rilassata e offre numerosi punti panoramici. Qui potrete concedervi un po’ di tempo per godere dei sapori tipici del posto: dal sorprendente pesto al vino tradizionale.
Il monumento più importante del borgo è la chiesa di San Pietro, in stile gotico-genovese, edificata intorno al 1350 sui resti di un precedente edificio.
La sua facciata, impreziosita da un rosone in marmo, è arricchita da molte decorazioni, tra cui un bassorilievo che raffigura un cervo, l’emblema del paese. Interessanti sono anche l’Oratorio dei Disciplinati, risalente al Settecento e da cui si gode una vista mozzafiato sul mare, e il largo Taragio, la piccola piazza principale di Corniglia, vero e proprio cuore pulsante del borgo.
“Silenzio Bruno!”, è la prima cosa che vi verrà in mente appena metterete piede a Vernazza (se avete visto il film Disney “Luca”, ovviamente). Questo è, infatti, il piccolo paesino che ha ispirato la creazione dell’immaginaria Portorosso, dove Luca vive le sue avventure disineyane.
Usciti dal treno percorrerete l’oscuro cunicolo della stazione e, improvvisamente, verrete investiti dall’odore del mare e dalla vista di mille colori. Vernazza è sicuramente la punta di diamante delle Cinque Terre. Ha un aspetto più elegante e tradizionale e combina cibo eccezionale con viste meravigliose.
Il paese è dominato dai resti del “castrum”, una serie di fortificazioni medievali risalenti all’XI secolo, con un castello e una torre cilindrica. Assicuratevi di visitare il castello dei Doria, che ospita una delle ultime torri originali che proteggeva il popolo dei decenni villaggio fa. L’abitato è costituito da abitazioni separate tra loro da un’unica via centrale e, perpendicolarmente, da ripide scalinate dette “arpaie”.
Monterosso al Mare è senza dubbio la più turistica e più grande delle Cinque Terre. Qui, infatti, vedrete sfrecciare qualche automobile, noterete eleganti alberghi e una lunga spiaggia di ciottoli. Il suo litorale è perfetto per passeggiate serali e i suoi ristoranti propongono una cucina raffinata.
Tra i monumenti la trecentesca chiesa di San Giovanni Battista, di fronte alla quale sorgeva il medievale Palazzo del Podestà, di cui restano alcune tracce. Di grande importanza, sul colle dei Cappuccini, il castello dei Fieschi e il monastero la cui chiesa intitolata a San Francesco, contiene opere d’arte d’inestimabile valore, tra cui tele attribuite a Van Dick, Cambiaso, Piola e Guido Reni.
A Fegina si segnalano Villa Montale, dove soggiornò il premio Nobel per la Letteratura, e il Gigante, imponente statua in cemento armato costruita agli inizi del Novecento che, in origine, sorreggeva sulle spalle una terrazza a forma di conchiglia.
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