Home » Il villaggio iraniano in cui si cammina sui tetti
È un villaggio silenzioso e solitario, arroccato su una montagna, dove vivono solo 500 persone. La sua architettura è talmente complessa e particolare che la mobilità è difficile. Per questo motivo i suoi abitanti si sono inventati un metodo alternativo per spostarsi: una rete di strade che sfrutta i tetti delle case!
Questo villaggio si chiama Masuleh, e si trova in Iran, nel cuore della catena dei monti Elburz, a circa 30 chilometri da Fuman.
A Masuleh il tempo è scandito da ritmi lenti ed è arroccata a circa 1000 metri di altitudine, lontani dal caos e dal disordine a cui siamo abituati. Qui non troverete automobili e motorini che sfrecciano o assordanti clacson. Al contrario, troverete una fitta nebbia che avvolge foreste selvagge e rigogliose, mentre ai suoi piedi scorre il fiume Masuleh Rud-Khan.
Ma non è solo la bellezza del paesaggio ad affascinare, quanto più la sua architettura. Le case del villaggio si addossano l’un l’altra fino a riempire un dislivello di circa 100 metri, ospitando tetti pedonali che sostituiscono le strade. È attraverso questi i terrazzi piani che gli abitanti del villaggio possono spostarsi da una parte all’altra. Questo importante dislivello, gli stretti vicoli e gli scalini realizzati per attraversare il territorio e salire nella parte alta, hanno impedito la circolazione di automobili e motorini, rendendo queste terrazze l’unico modo per spostarsi in maniera agevole.
È un posto incredibile e unico, non ancora battuto dal turismo di massa. Qui, infatti, raramente troverete turisti, ma vi assicuriamo che una visita la merita davvero! Per raggiungerlo è possibile prendere un autobus che parte da Fuman ogni giorno durante la stagione estiva.
La storia di Masuleh inizia poco prima dell’anno 1000. Tuttavia, il villaggio come lo vediamo adesso è il risultato di lavori successivi, avvenuti a circa 6 chilometri di distanza dal primo insediamento, dove ormai non resta quasi più nulla.
Sono stati gli abitanti stessi a pensare questo metodo alternativo per spostarsi, sfruttando i tetti delle case e rendendoli comunicanti tra di loro. Queste case, realizzate in legno, mattoni e pietre, sono molto vicine tra loro, creando così marciapiedi e cortili che rendono il villaggio completamente pedonale. Non esiste, quindi, un vero e proprio confine tra edifici privati e spazi pubblici e, anzi, gli spazi sono condivisi. Su quei tetti la gente passeggia, s’incontra, chiacchera e vive in un tempo che sembra sospeso proprio come il villaggio.
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