Home » Pierluigi Bertotti – L’inizio di una storia bellissima
Carissimi Amici di Easy Nite, mi presento: sono Pierluigi Bertotti e, da circa un anno, collaboro con Easy Nite nella ricerca di nuove destinazioni da proporre agli affezionati clienti di questa prestigiosa agenzia viaggi.
La domanda che più frequentemente mi viene posta è la seguente:
“Cosa spinge una persona a fare il lavoro che Lei svolge?”
Vorrei instaurare con voi un appuntamento “fisso”, diciamo settimanale, in cui raccontarvi alcune esperienze di viaggio che credo risponderanno, divertendovi spero, alla domanda.
Da dove incominciare? Bella domanda…direi dall’inizio!!
“Come è nata la passione per i viaggi, per l’esotismo, sia esso lontano o dietro l’angolo, per le lingue e, perché no, per le cucine che tanto spesso sono tanto diverse dalla nostra?“
Ricordo, come fosse ieri, la prima volta che ho lasciato l’Italia. Frequentavo allora l’Istituto Sacra Famiglia, qui a Torino, istituto che oltre ad avere sedi in Italia, ha sedi in Francia e Spagna. A quel tempo, durante le ferie estive venivano organizzati soggiorni nelle varie sedi, anche all’estero. Ebbene, finita la prima media, parliamo di tempi in cui il Mar Morto era ancora vivo, venne organizzato un soggiorno a Metz-Tessy, amena località vicino ad Annecy, nell’Alta Savoia. Allora ero un ragazzino timidissimo e l’idea di partecipare mi terrorizzava e mi ero rifiutato categoricamente di partecipare…ma non avevo fatto i conto con l’inflessibilità di mia madre che mi “collocò” letteralmente sul bus, impedendomi la discesa fino alla partenza per quel luogo ignoto.
Quel gesto fu gravido di conseguenze che cambiarono tutto il corso della mia vita!
L’incontro con giovani provenienti da altre parti del continente, ben diverso da quello di oggi, mi aprì scenari nuovi, mi spinse ad imparare lingue straniere per poter comunicare, fece nascere in me una curiosità inestinguibile per la geografia, la storia, le monete, le bandiere…tutti hobby che mi porto tuttora dietro.
Dopo questa prima “avventura” francese, ne seguirono altre: in Spagna, a Valencia e Baleari e in Italia, a Rivoltella del Garda. Poi le medie finirono e fu il momento di scegliere cosa fare dopo…a quel tempo non esisteva un liceo linguistico, ma solo istituti privati per lo studio delle lingue straniere, così mi iscrissi all’Istituto d’Interpretariato che aveva sede in via Carlo Alberto, qui a Torino e iniziai a studiare inglese, francese e tedesco. Più studiavo più cresceva in me la sete di viaggiare, vedere, conoscere, così, sfruttando l’occasione che i miei zii si sarebbero trasferirti in Polonia a lavorare, a sedici anni partii per Bielsko Biala da solo per andare a trovarli. Come ho detto prima, l’Europa di allora era ben diversa da quella di oggi e attraversare la Cortina di Ferro non era certo uno scherzo! Prima bisognava munirsi di passaporto, poi richiedere i vari visti (cecoslovacco di transito e polacco di permanenza), procurarsi dollari a sufficienza per il soggiorno, in un periodo in cui le restrizioni valutarie non permettevano di cambiare più di centomila lire per viaggio. Ma fedele alla convinzione che “chi ha un obiettivo non può fermarsi davanti a nulla” riuscii a partire e a raggiungere l’agognata meta.
Che Europa diversa si presentò davanti ai miei occhi!!
Una società totalmente diversa, uno stile di vita opposto al nostro, un popolo estremamente religioso nella sostanza, non nell’apparenza come era, ed è, il nostro!! Visitai Cracovia, dove, lo seppi molto più tardi, era Cardinale quel Karol Woitila che sarebbe diventato famoso quattro anni dopo con l’elezione a Papa della Chiesa Universale, Cestochowa, fulcro della religiosità polacca, dove si venera l’immagine della Madonna Nera, e Varsavia, la capitale totalmente ricostruita dopo la totale distruzione dovuta alla guerra.
A questo ne seguirono molti altri…
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