Archeologia e mistero avvolgono l’Egitto: patria di faraoni e piramidi, è simbolo per eccellenza del luogo. Queste strutture meravigliose, alcune delle quali ancora sepolte nella sabbia, attirano il turista da ogni parte del mondo.
Imponenti, si innalzano sopra il tempo, a testimoniare la magnificenza di intere dinastie, l’ingegno e l’egemonia sulla morte.
Ma quante piramidi ci sono in Egitto? Nel corso di 3500 anni, il desiderio di immortalità ha spinto i regnanti delle varie epoche a erigere 138 piramidi. Tra queste ricordiamo: il complesso di Djoser, la piramide rossa, la romboidale di Snefru e le più famose Cheope, Chefren e Micerino.
Scopriamo insieme dove si trovano le piramidi in Egitto, come venivano costruite e perché.
Quando si pensa a un viaggio in questi posti meravigliosi, oltre a domandarsi quante piramidi ci sono in Egitto, viene spontaneo chiedersi dove si trovano.
Presso l’altopiano di Giza, a sud del delta del Nilo e vicino alla città Il Cairo, svettano le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino. A sorvegliare le tre costruzioni, la Sfinge, una statua con il corpo da leone, come simbolo di forza, e il volto umano rappresentato dal faraone Chefren.
Nel villaggio egiziano posto sul lato occidentale del fiume Nilo, si trova la necropoli di Dahshur che contempla le piramidi realizzate durante il regno del faraone Snefru: la piramide rossa e la piramide romboidale.
Saqqara, collocata a 30 chilometri dalla capitale, ospita molte tombe, mastabe e piramidi, tra cui quella a gradoni di Djoser, la più antica.
Nell’antico cimitero di Menfi, nel deserto occidentale sopra la valle del Nilo, sono collocate altre piramidi e, alcune di queste, custodiscono i corpi dei faraoni dell’antico regno.
Le piramidi più antiche vennero costruite vicino al fiume Nilo per facilitare il trasporto dei blocchi di pietra. Per il corpo principale, fu utilizzata la pietra calcarea locale, mentre per la copertura esterna fu adoperato un calcare di qualità superiore, estratto a Tura.
Con la piramide romboidale, venne introdotta una nuova tecnica: la sezione inferiore della piramide fatta di rocce inclinate, quella superiore da pietre orizzontali.
Nel Medio Regno, le piramidi furono edificate con mattoni di fango ricoperti da uno strato lucido di calcare. Alcune tra le costruzioni più recenti vennero realizzate sopra colline naturali per ridurre la quantità di materiale occorrente. Per stabilizzare la costruzione, negli interstizi, inserirono gesso e macerie.
Un mistero resta l’allineamento perfetto delle piramidi di Giza. Si pensa utilizzassero, come riferimento, i punti cardinali e l’equinozio d’autunno.
Dai testi delle piramidi si legge: “Viene eretta per lui una rampa fino al cielo ed egli sale su quella fino al cielo”.
Il focus è evidente: le piramidi, erette come complessi funerari, non custodivano solo il corpo e gli oggetti dei regnanti, ma volevano essere testimonianza della supremazia, potenza e immortalità dei faraoni sulla morte.
Solo garantendo l’eternità al faraone, anche la vita del regno non avrebbe avuto fine.
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