Home » Samanà, tra natura tropicale e storia coloniale
La penisola di Samaná, che si protende dalla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana fino all’Oceano, rimane un vero paradiso naturale, tanto desiderato ora quanto lo era nel XVI secolo. Un tempo i pirati si nascondevano nella rigogliosa natura fatta di foreste di palme, spiagge isolate e grotte nascoste, mentre le truppe europee e haitiane si contendevano la baia protetta dalle acque profonde.
Dalle sue ondeggianti montagne e vallate si originano fiumi dall’acqua cristallina che si riversano nell’Oceano Atlantico. Lungo il loro corso, questi limpidi corsi d’acqua fluiscono verso splendide spiagge bianche, che si estendono per centinaia di chilometri lungo tutta la costa rocciosa della Penisola.
Le possibilità, per chi visita questa penisola, sono molto varie: si può scegliere una rilassante escursione verso spiagge vergini, raggiungibili esclusivamente via mare, come Playa Frontón e Playa Rincón, o verso spiagge più “turistiche” ma altrettanto stupende come Cayo Levantado, piena di botteghe di commercianti locali intenti nella vendita di splendidi gioielli e artefatti creati con una pietra tipica del posto, Larimar. O se siete amanti dello sport e del movimento nella natura, body boarding e kitesurfing a Las Terrenas, o trekking, birdwatching e speleologia nel Parco Nazionale di Los Haitises, che conserva incredibili testimonianze della storia del Paese e in cui crescono 5 delle 7 tipologie di mangrovie presenti nel mondo. O ancora, un’avventurosa escursione in canoa o a cavallo per raggiungere la cascata d’acqua dolce El Limón.
Uno dei periodi più consigliati per visitare Samanà è quello che coincide con i mesi di Febbraio e Marzo. In questi mesi, infatti, nella coloratissima Baia di Samanà, circa 1.500 megattere ritornano ogni anno in questo speciale angolo della Repubblica Dominicana per accoppiarsi, partorire e nuotare nel meraviglioso paesaggio tropicale. Oltre alle escursioni in barca dedicate all’osservazione stagionale delle balene nella Baia di Samaná, i turisti possono approfittare di altre splendide avventure all’insegna dell’ecoturismo.
Samaná è anche il sogno di migliaia di europei arrivati come turisti e che sono poi diventati residenti di questi splendidi luoghi, mettendo in piedi delle attività che conferisco all’area un’atmosfera assolutamente cosmopolita. A Las Terrenas, caffè dal gusto francese e pittoreschi alberghi lasciano il posto a raffinate boutique europee, bistrò e bar sul lungomare. Tuttavia, la penisola conserva la sua variegata eredità culturale.
La cucina locale è ricca di prelibatezze a base di frutti di mare e cocco, grazie all’influenza dei primi coloni delle Isole Canarie e dei discendenti degli immigranti afro-americani del XVIII secolo, tuttora abitanti di questa zona. Aragoste, zuppe, cereali, pesci e carni di ogni tipo, caffè, cacao e frutta tropicale sono solo alcuni dei gustosi ingredienti che caratterizzano la cucina locale. E poi come rinunciare a un coco loco o ad una piña colada in riva al mare, con un sottofondo di bachata e merengue?
E poi un veloce salto nella capitale, Santo Domingo, ricca di storia e cultura, che conserva ancora tutto il suo sapore coloniale. Plaza de España, dove si trova l’Alcazar de Colón e dalle cui mura si ammira il porto turistico della città e la Avenida del Puerto; la prima cattedrale dell’America, il Panteon, il Museo de Las Casas Reales, la calle Las Damas, una piacevole passeggiata immersi nell’architettura della civiltà spagnola, e allo stesso tempo nella vivacità di un centro storico caraibico.
Insomma, una destinazione tutta da esplorare che certamente non deluderà i viaggiatori più curiosi!
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