Pretzel o Brezel? Storia, ricetta originale e trucchi passo passo del pane tedesco
Che siano salati o dolci, croccanti o morbidi, c’è una caratteristica comune che tutti i bretzel condividono: la loro tipica forma annodata.
Hanno persino una giornata a loro dedicata, il 26 aprile si celebra infatti il National Pretzel Day.
Il bretzel ha una storia piuttosto contorta, poiché le versioni sulla sua invenzione originale sono diverse…

Le origini del bretzel
Molti non sanno che
i bretzel hanno origini religiose profondamente radicate e risalgono ad almeno 1500 anni fa. Una storia comune sull’origine dei bretzel è che furono creati da
un monaco del nord Italia (o nel sud della Francia, in altre versioni)
intorno all’anno 610 d.C. Secondo The History of Science and Technology, il monaco aveva cotto strisce di pasta che aveva piegato in una forma simile a un bambino che incrocia le braccia in preghiera. Dava questi dolcetti, che chiamava “pretiolas”, in latino
“piccole ricompense”, ai bambini che avevano memorizzato le loro preghiere. Sfortunatamente, e ciò non sorprende, non ci sono prove documentate dell’epoca a confermare questa storia.
Altre leggende simili hanno come protagonisti un
monaco francese o un gruppo di fornai tedeschi disperati tenuti in ostaggio. Sarebbero stati assolti da una condanna al carcere solo se fossero riusciti a fare una piccola torta attraverso la quale il sole avrebbe potuto brillare tre volte.
La Pretiola si diffuse presto in tutta Europa. Oltre le regioni vinicole francesi e italiane, percorse le Alpi, vagò per l’Austria e attraversò la Germania, dove divenne nota come bretzel. Qui fece la sua comparsa nel testo enciclopedico del XII secolo di Herrad di Landsberg “
Hortus Deliciarum”, dove veniva raffigurata come un pilastro immancabile di qualsiasi festività.
Un bretzel e tanta fortuna
I Bretzel vengono considerati portatori di prosperità e fortuna, probabilmente per via dei tre fori usati per rappresentare, all’epoca, la Santissima Trinità. Venivano spesso dati ai poveri come un modo per fornire loro nutrimento spirituale, oltre che affettivo.
In Germania i bambini si appendevano i bretzel al collo; in Austria, nel XVI secolo, venivano appesi agli alberi di Natale. Anche durante la Pasqua i genitori nascondevano dei piccoli bretzel perché i bambini li trovassero, una prima versione di una caccia alle uova di Pasqua.
La leggenda popolare tramanda che in Svizzera,
le coppie nobili rompevano i bretzel durante le cerimonie nuziali per suggellare il vincolo del matrimonio e presumibilmente fu coniato da questa usanza il termine gergale
“tie the knot”, per indicare il grande passo.
I bretzel sono stati a lungo integrati nella fede cristiana. Nel XVI secolo in Germania era diventata tradizione mangiarli il Venerdì Santo e i cattolici li consideravano il cibo ufficiale della Quaresima. Le precedenti leggi della Chiesa stabilivano che durante la Quaresima si doveva mangiare un solo pasto al giorno e il cibo non poteva provenire da un animale. Che sia vero o no, i bretzel sono diventati presto un alimento base popolare durante le vacanze perché erano facili da preparare e soddisfacevano le linee guida della Chiesa.
Nel 1450 i tedeschi mangiavano bretzel e uova sode alla cena del Venerdì Santo, il giorno del digiuno. Il grande bretzel gonfio simboleggiava la vita eterna e le due uova sode, annidate in ciascuna delle grandi curve rotonde del bretzel, rappresentavano la rinascita della Pasqua.

I Bretzel oggi e le varianti
Oggi i bretzel sono più popolari in America e in Germania ovviamente, dove sono presenti all’Oktoberfest.
In America arrivarono nel 1620, secondo la leggenda portati sulla Mayflower, la barca che trasportava pellegrini dall’Europa. Ancora oggi il quartier generale della produzione di pretzel negli Stati Uniti risiede in Pennsylvania, nel piccolo paese di Lititz, dove fu fondata la prima attività commerciale nel 1861. Inizialmente utilizzati soprattutto nei bar e nei saloon, i pretzel hanno scalato le classi sociali e oggi vengono serviti come aperitivi o accompagnamento per insalate, zuppe e portate principali. In America, oltre a essere ricoperti di sale, i bretzel duri vengono comunemente immersi nel cioccolato o nello yogurt, mentre quelli morbidi vengono serviti con senape o formaggio liquido.
In Italia si è abituati a vederli in bustine singole al supermercato; invece in Germania, il vero bretzel viene servito nel cestino del pane o aperto a metà e farcito, o ancora, proprio in sostituzione del pane bianco.
A seconda del paese in cui ci si trova si possono trovare varianti differenti. Specialmente in Germania, i condimenti includono semi di cumino, mandorle e glassa, mentre le semplici versioni salate sono spesso servite con Weisswurst tradizionali e senape dolce.
Adesso proviamo la ricetta originale!
Informazioni importanti
Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Porzioni: 10 pezzi

Ingredienti
- 500 gr di farina manitoba
- 250 gr di acqua
- 10 gr di lievito di birra fresco
- 2 cucchiai di zucchero semolato
- 50 gr di burro morbido
- 10 gr di sale
- bicarbonato di sodio per la cottura ( 1 cucchiaio molto raso per ogni litro di acqua)
- fiocchi di sale per completare
Preparazione
- Prima di tutto sciogliere il lievito in 100 gr di acqua (presi dal totale), aggiungere 100 gr di farina (presi dal totale), mescolare e realizzare un lievitino molle. Lasciate lievitare 1 h e mezza finché non si formano le bollicine.
- Inserite nel lievitino la farina, lo zucchero, il sale, il resto dell’acqua, impastate piano piano, potete farlo a mano oppure con la planetaria. Infine aggiungete il burro morbido a piccoli pezzettini. Dovrete formare una palla liscia che non si attacca alle pareti.
- Lasciate lievitare in luogo asciutto ad una temperatura di 26 – 28 ° finché l’impasto non triplica di volume, circa 3 ore.
- Al termine del tempo indicato rovesciate l’impasto su un piano di lavoro, dividete in pezzi da 90 gr ciascuno. Se volete potete fare anche più piccoli da 50 – 60 gr, consapevoli però di realizzare dei cordoncini molto sottili altrimenti non verrà la forma perfetta.
- Arrotolate su un piano di lavoro ogni pezzo di impasto in un serpentello di lunghezza 60 – 70 cm con spessore di 1 cm. Posizionate il cordone direttamente in una teglia foderata di carta da forno e realizzate un nodo. Tirate giù le due estremità superiori e sistemate i dettagli. Adagiate in una teglia massimo 3 se sono di queste dimensioni. Lasciate lievitare per 1 ora in luogo asciutto. Nel frattempo realizzate le altre teglie.
- Trascorsa 1 h di lievitazione, posizionate la teglia in frigo per circa 40 minuti; il riposo in frigo favorisce la crosta lucida. Ritagliate la carta da forno intorno ad ogni bretzel così sarà più semplice sollevarlo per la bollitura senza rompere la forma.
- Nel frattempo che riposano in frigo preparate una grande pentola calcolate che per ogni litro è necessario 1 cucchiaio raso di bicarbonato. Fate bollire l’acqua. Immergete velocemente i vostri brezel e lasciate cuocere per 30 secondi. con una paletta molto larga scolateli e posizionateli direttamente in una nuova teglia precedentemente foderata con altra carta da forno.
- Spolverate lungo tutta la superficie il sale in fiocchi e cuocete subito (sempre 3 per volta) in forno caldissimo a 220° nella parte media del forno per 15 minuti. Aprite e valutate se necessitano altri 5 minuti di cottura. Devono risultare dorati e lucidi! Contemporaneamente, sempre rispettando tutti i tempi e le varie fasi, cuocete gli altri pezzi. Ecco pronti i vostri Breztel!

Consigli
Appena sono raffreddati, imbustateli e sigillateli. I Brezel si Si conserveranno fragranti per circa 3 giorni; scaldateli qualche minuto in forno e ritorneranno fragranti e soffici dentro!