Home » Libano gourmet: cosa mangiare nel paese dei cedri
Il Libano è una delle nazioni più piccole al mondo, ma la sua cucina è una delle più conosciute e apprezzate del mondo. Gli ingredienti, i sapori e gli odori alla base di questa cucina sono quelli tipici di molte cucine del medio oriente e hanno contaminato, nel tempo, anche la cucina occidentale.
La cucina libanese è influenzata dalla tradizione araba, a base di carne d’agnello, frutta secca e spezie. Ma molti dei suoi piatti tipici sono indicati anche ai vegetariani per via dell’alto numero di piatti realizzati esclusivamente con verdure. Tra quelli più comuni e conosciuti l‘hummus e i falafel, ma la lista è davvero molto varia, con pietanze speziate che si alternano a portate fresche, tra cui anche tante insalate particolari molto gustose che non potete lasciarvi sfuggire!
La storia di questo Paese è antichissima: patria dei Fenici e dei Cartaginesi, fu culla di diverse religioni, come l’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo. È stato così fin dal Mesolitico, dal tempo della Mezzaluna fertile, una terra generosa che garantiva prodotti in abbondanza, elaborati e trasformati in specialità saporite.
La cucina libanese utilizza molto verdura, frutta e cereali, ma anche i legumi e la frutta secca. È piuttosto simile al resto della cucina mediorientale. Uno dei piatti tipici libanesi più diffusi, infatti, è l’hummus che è alla base di molte ricette mediorientali. Laricetta originale libanese prevede l’utilizzo di aglio, sesamo, limone e paprica. Ma molto diffuso è anche l’utilizzo del grano spezzato, che si usa per fare il taboulé, della carne di manzo e di pollo e dello yogurt.
Meno conosciuti, sebbene siano presidio Slow Food, sono i formaggi libanesi, che si producono soprattutto grazie agli allevamenti di capre Baladi nell’entroterra. Esse pascolano libere e con il loro latte si produce un formaggio noto come darfiyeh.
Nella cucina libanese viene data molta importanza agli antipasti, chiamati mezzé. Potremmo definirle come le tapas libanesi, un assortimento di piccole portate (ne esistono circa una quarantina) a base di prodotti tipici, che consentono agli ospiti di assaporare più pietanze e preparare il palato per quelle che verranno. Per questo, quando vi sedete in un ristorante in Libano, vi consigliamo assolutamente di controllare la sezione dei mezzé: è un ottimo modo per approcciarsi a questa cucina e imparare a conoscerne i sapori!
Tra i mezzé più noti e ricorrenti troverete il taboulé, una sorta di insalata preparata con grano spezzato lessato, condito con pomodori, cetrioli, prezzemolo e menta. Il manāqīsh b’zaatar è un altro piatto molto diffuso: si tratta di una sorta di focaccia, preparata con pasta di pane farcita di formaggio oppure di carne trita e condita con timo. E ancora, assolutamente da assaggiare il dawali libanese, una sorta di involtino fatto con le foglie di vite ripiene di riso, pomodori, aglio, prezzemolo e limone. E poi i falafel (i libanesi sono i veri inventori!), le famose polpettine di legumi care a tutto il mondo che qui troverete in molteplici varianti.
Tra le insalate, la più nota è la fattoush, composta da diversi vegetali, salsine e pezzi di khubz tostato (pane arabo leggerissimo). Gli amanti dei formaggi vorranno provare i sambousek, fagotti di pasta che vengono riempiti soprattutto con formaggio, ma anche con carne o verdure. Infine il baba ghanoush, una sorta di purea realizzata con melanzane affumicate e spezie, servita in accompagnamento alla pita, tipico pane della zona mediorientale.
Tra le creme e salse, il già citato hummus, il labaneh (un formaggio-yogurt di colore bianco, realizzato con latte di pecora, mucca o capra) e il toum (una crema di aglio, yogurt e patata).
La carne trita, di manzo o agnello, è senza dubbio uno degli ingredienti fondamentali della cucina tipica libanese. Tradizionalmente, viene cotta dalle donne mediorientali in un forno comune, durante la mattina, per utilizzarla poi per le esigenze alimentari della famiglia durante la giornata. Ad esempio per preparare le kibbeh, considerate uno dei piatti nazionali del Libano. Quest’ultime sono delle crocchette di semolino o di bulgur ripiene di carne, che si possono mangiare fritte, lessate o addirittura crude.
Immancabili, tra i piatti tipici libanesi, gli shish taouk, spiedini di pollo che vengono marinati con yogurt e spezie e poi fatti cuocere. E se vuoi restare leggero, via libera al fatteh, insalata che si prepara con ceci, mandorle, pinoli, yogurt, menta, succo di limone e aglio.
Tra i contorni più popolari il gemitsa, realizzato riempendo pomodori o peperoni maturi (rossi o verdi) con riso e spezie.
I dolci libanesi sono variegati, sebbene abbiano alcuni ingredienti comuni, come il latte o la crema di latte e la pasta fillo.
Tra i più gettonati c’è l’ashta, una sorta di crema preparata con latte e acqua di rose, buona sia da consumare fine a se stessa, sia da utilizzare per farcire altri dolci, come ad esempio lo Knafeh, o kunafa, realizzato con la pasta fillo, la crema di latte, frutta secca e uvetta. Questa crema viene anche utilizzata per preparare l’ashta ice cream, un gelato arabo preparato con la crema di latte, il salep e una particolare resina denominata mastica.
Tra i dolci celebri vi è anche lo sfouf, preparato con la curcuma e servito con uno sciroppo a base di limone, zucchero e acqua. Da non perdere la madlouaha, una sorta di un pudding a base di sempla e zucchero, che viene guarnito con sciroppo di fiori d’arancio, pistacchio e frutta. Il mighli, una crema al cumino che viene servita fredda, e l’immancabile baklava al pistacchio.
Infine nella carrellata di dolci libanesi non puoi non possono mancare i kaak, biscotti a forma di ciambella preparati con farina, zucchero, lievito, olio e acqua di fiori d’arancio.
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