Il Plov è il piatto principale della cucina uzbeka, motivo di orgoglio tra una serie di piatti nazionali, che avrete sicuramente l’occasione di provare durante un viaggio in Uzbekistan.
Morbida carne di montone, verdure succose, aroma di spezie ed erbe aromatiche e una particolare varietà di riso delicato danno carattere a questo piatto nazionale. Ogni regione presenta proprie particolarità nella sua preparazione e ogni famiglia è fiera della propria abilità nel preparare il plov più unico e sontuoso dell’Asia Centrale.
Plov è un piatto popolare in Oriente fin dai tempi antichi, è menzionato in molti documenti storici e cronache del X-XI secolo.
Una delle più belle leggende racconta che un tempo il principe, figlio del governatore di Bukhara, s’innamorò follemente di una ragazza bellissima di una famiglia povera, figlia di un artigiano. Il principe, tormentato dalla tristezza dell’amore impossibile, cominciò a perdere l’appetito e il sonno. I suoi parenti, preoccupati per le condizioni del giovane, lo portarono dal Dottor Avicenna, un medico capace di determinare con precisione qualsiasi malattia ascoltando il polso.
Il battito del cuore del giovane evidenziò il tormento d’amore e così iniziò la ricerca della causa. Avicenna ordinò di trovare un uomo che conoscesse i nomi di tutti i quartieri della città e cominciò a chiamarli a squarciagola. Quando fu pronunciato il nome di quel quartiere della ragazza, i battiti del principe aumentarono. Poi trovarono un uomo che conosceva per nome tutti gli abitanti di quel quartiere, al quale fu chiesto di nominare i nomi dei capi famiglia che abitavano lì. Così quando fu pronunciato il nome giusto, l’eccitazione del principe divenne evidente. Una volta trovato l’artigiano, gli chiesero di dire i nomi dei suoi figli, svelando così il mistero. L’amore del principe per la figlia dell’artigiano. Dopo averlo scoperto, Avicenna prescrisse un trattamento: dare al giovane esausto “plov osh” una volta alla settimana, fino a quando non avesse ripreso le forze!
Nella medicina popolare il plov è stato considerato come un piatto curativo. Un detto uzbeko, infatti, dice: “Se devi morire, muori dopo aver mangiato il plov”.
Il Plov viene preparato anche, sebbene in modi diversi, in altri paesi dell’area come Afghanistan, Tatarstan, Turchia, Armenia e Azerbaigian. Nella cucina uzbeka ci sono più di cinquanta ricette diverse di plov, ogni regione ne ha messo a punto una versione particolare.
La prima scelta da fare per preparare il plov è quella del riso. È necessario scegliere una varietà non appiccicosa, in particolare la varietà “Devzira” è la più adatta per la cottura. La seconda scelta riguarda le spezie. Non è sufficiente un po’ pepe. Per dare vita al plov è necessario arricchirlo con erbe, zira, crespino, curcuma, peperoncino, aglio e altre spezie.
La versione classica, ad eccezione di carote, cipolle, carne, riso e spezie, non prevede null’altro. Nel tempo, però, la ricetta del piatto è cambiata, arricchendosi. Oggi lo si può trovare con diversi tipi di carne e arricchito con uvetta, prugne o albicocche secche.
Si serve in un grande piatto di ceramica che in uzbeko si chiama “lyagan”, e che viene posto al centro della tavola. Viene accompagnato con l’insalata uzbeka di pomodori, cetrioli e cipolla tritata. La tradizione vuole che il Plov si mangi bevendo del tè verde.
Difficoltà: alta
Porzioni: 4 persone
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