Non importa quanto si mangi: c’è sempre spazio per il dolce!
Nonostante, negli ultimi anni, le ghiottonerie della pasticceria americana si siano fatte spazio nel mondo della pasticceria mondiale, le pasticcerie europee rimangono imbattibili. Piccole gioiellerie che espongono bomboniere di zuccheri, burro e cioccolata, che il mondo ci invidia.
Dai fragranti croissant agli indiscutibili cannoli siciliani. Godetevi questo minitour europeo all’insegna dei dolci e delle pasticcerie più iconiche.
Si sa, per gli italiani croissant e cappuccino al mattino sono un must. Ma anche i francesi non scherzano!
Anche se comunemente la nascita del croissant viene collocata in Francia, non tutti sanno che in realtà questa ghiottoneria è un prodotto da forno austriaco (il Kipferl). Ma, la sua variante più famosa, è appunto quella francese fatta in pasta sfoglia. Infatti, durante un viaggio in Francia, ritrovarsi la camicia piena di briciole è pressoché inevitabile!
Ci sono centinaia di varianti, ma la paradisiaca versione servita da Pierre Hermes a Parigi che abbina alla tradizionale pasta friabile lamponi, acqua di rose e marzapane vi farà innamorare.
La pasticceria italiana è indubbiamente tra le migliori del mondo. Scegliere, quindi, un solo dolce a rappresentala è praticamente impossibile. Ma dietro questa cialda croccante, farcita di morbida crema di ricotta, si cela un universo fatto di tradizione e di storie interessanti, sospese tra leggenda e storia.
In origine, secondo alcuni, il cannolo siciliano si preparava in occasione del Carnevale ma, col passare del tempo, ha perso il carattere di occasionalità, superando i confini della Sicilia e diventando un rinomato esempio di eccellenza dell’Italia intera nel mondo.
In Sicilia, il cannolo è una cosa seria. Infatti, nel dialetto, si usa il rafforzativo ‘ca scorcia. Esempio: un siciliano, se ha pure la scorcia, è un siciliano vero. È siciliano ‘ca scorcia. Ma in dialetto, scorcia, è anche la scorza del cannolo. Praticamente, più un siciliano è siciliano con la scorcia, più la scorcia del cannolo deve essere perfetta! E se volete assaggiare un vero cannolo ‘ca scorcia, provate a fare un salto all’Euro Bar di Dattilo, in provincia di Trapani, dove un cannolo pesa anche 200 grammi!
Se siete stati a Praga, avrete di sicuro adocchiato questa torta dalle vetrine delle numerose pasticcerie di quella città. Stiamo parlando della celebre Torta Medovnik, uno dei dolci più comuni in praticamente tutta l’ex Unione Sovietica.
Si dice che il primo Medovik risalga al 1820. Un giorno, l’imperatore russo Alessandro I, ordinò alle cucine del palazzo di creare un nuovo dolce per la moglie Elizaveta Alekseevna, che detestava il miele. Uno chef giovane e ambizioso, decise di sorprendere tutti con una ricetta inaspettata, non sapendo però dell’odio dell’imperatrice per il miele! Una volta servito il dolce, l’imperatrice se ne innamorò e, quando venne a sapere che era proprio a base di miele, scoppiò a ridere e ordinò di ricompensare lo chef coraggioso!
È un dessert estremamente scenografico, formato da dieci strati sottili di pasta al miele, alternati con una crema a base di panna e di noci, straordinariamente buono. Se volete provare un’ottimo Medovnik provate quello di Cukrarna Hajek o, per una preparazione più tradizionale, quello del Café Savoy.
Una delizia sia per il palato che per gli occhi. La Schwarzwalder Kirshtorte, conosciuta in Italia come torta Foresta Nera, è un dolce originario dell’omonima regione della Germania. Diversi strati di pan di spagna al cioccolato, intervallati da una farcitura di ciliegie, da soffice panna montata che la avvolge e una decorazione di riccioli di cioccolata e ciliegie candite. La ricetta tradizionale include l’impiego del Kirschwasser, un liquore alla ciliegia tipico della Foresta Nera, sebbene originario della Svizzera.
Molti ritengono che il nome sia legato alla Foresta Nera, la zona montuosa situata nel Land germanico del Baden-Württemberg, apprezzata anche per i suoi ciliegi che – secondo la tradizione – vanno piantati dalle coppie all’indomani delle nozze. Altri affermano che il dolce riproduca l’abito tradizionale femminile che, fino a poco tempo fa, veniva indossato dalle ragazze nubili che abitavano le campagne adiacenti la Selva Nera. Una veste scura come il cioccolato, con una lunga gonna nera o marrone, abbinata ad una camicia bianca con maniche a sbuffo come la panna. Completava il tutto il bollenhut, un pittoresco copricapo a pois rossi come le ciliegie che, si dice, pesi quanto la torta della quale possiede i colori.
Assaggiate la celebrata Foresta nera di Konditorei Widmann a Heiglhofstraße… non ve ne pentirete!
Una delle torte più amate del mondo e soprattutto in Austria, la sua patria. Durante un viaggio a Vienna, una tappa all’Hotel Sacher di Vienna è un’esperienza sensoriale indimenticabile. La sua ricetta originale è al centro di una disputa che va avanti da secoli e, soprattutto, è un segreto custodito con gelosia. Ve ne parliamo meglio qui.
Ma la sachertorte non è tutto ciò che la pasticceria austriaca ha da offrire! Provate anche la Fächertorte: tre stati in pasta gialla arricchiti da semi di papavero e mele. Da provare alla Gerstner Bakery sulla Kärntner Straße, nel cuore dell’area dello shopping di Vienna.
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