Le città con le loro luci e la loro vivacità ispirano ogni giorno gli artisti. La musica ci aiuta a sentire meno la mancanza di posti lontani o a vedere con l’immaginazione posti in cui non siamo mai stati.
L’Italia, in particolare, con le sue bellezze si presta perfettamente al ruolo di musa ispiratrice. Ecco perciò 10 canzoni per 10 città italiane.
Un romano che scrive di Milano e riesce ad evocarne tutte le atmosfere, da quelle più goderecce a quelle più malinconiche.
Con l’america nei bar,
con la moda sempre in festa
con la gente che lavora sempre troppo
ed una strana atmosfera di conquista.
Un pezzo con un’anima.
E se vi abbiamo proposto Milano scritta da un romano, perché non ascoltare Roma scritta da un milanese? Max Pezzali parla della capitale con le sue caratteristiche ed il suo fascino unico ed eterno.
In questa città
C’è qualcosa che non ti fa mai sentire solo
Anche quando vorrei dare un calcio a tutto
Sa farsi bella e presentarsi col vestito buono
E sussurrarmi nell’orecchio che si aggiusterà
Un video che fotografa i luoghi più belli di Roma. Una curiosità: la copertina del singolo è stata disegnata dal fumettista Zerocalcare.
Napoli si specchia nel suo mare e nella canzone che più di tutte ha saputo descriverla nelle sue contraddizioni.
Napule è mille culure
(Napule è mille paure)
Napule è nu sole amaro
(Napule è addore e’ mare)
Napule è na’ carta sporca
(E nisciuno se ne importa)
Napul’è è stata tra le prime canzoni scritte da Pino Daniele e si è conquistata l’immortalità.
Una canzone d’amore finito, ricordi che diventano quasi un film per chi la ascolta.
Firenze lo sai, non è servita a cambiarla
La cosa che ha amato di più è stata l′aria
Lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni
Ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano
Guardano troppo lontano
Particolari di una donna che si fondono con dettagli di una città. Firenze e malinconia in questo pezzo memorabile di Ivan Graziani.
Bologna è femmina per Guccini, ha il carattere forte e prorompente delle donne emiliane. Il cantautore modenese la descrive come “vecchia signora dai fianchi un po’ molli”, con affetto e passione.
Oh quant’eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna
Cullati fra i portici, cosce di mamma Bologna
Bologna è una donna emiliana, di zigomo forte
Bologna capace d’amore, capace di morte
Un testo dettagliato e profondo da ascoltare per approfondire la conoscenza delle sfumature di una città ferita e rinata.
La band torinese per eccellenza celebra la sua città con questo brano. Samuel, il frontman del gruppo, non ha mai fatto segreto dell’amore che prova per Torino che gli ha dato i natali sia anagrafici che musicali e nella quale continua a vivere e fare musica.
Per i sussurri mischiati con le nostre grida ed i silenzi
Per il tuo amore che è in tutto ciò che gira intorno
Acquista un senso questa città e il suo movimento
Fatto di vite vissute piano sullo sfondo
Paolo Conte è di Asti e proprio il suo sguardo piemontese riesce a fargli descrivere l’impatto di chi arrivava, negli anni ‘70, nella città ligure. Dettagli di mare che si scontrano con “l’immobile campagna con la pioggia che ci bagna” da cui proviene l’autore.
In un′immobile campagna con la pioggia che ci bagna
E i gamberoni rossi sono un sogno
E il sole è un lampo giallo al parabrise
Ma quella faccia un po′ così
Quell’espressione un po′ così
Che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Impossibile non ricordare anche l’interpretazione di Bruno Lauzi.
Le stragi più dolorose che hanno colpito al cuore il nostro Paese descritte dalla cantante catanese con la sensibilità e la capacità lirica che la contraddistinguono.
Davvero si può credere
Che questa città baciata da sole e mare
Saprà dimenticare
Le offese gratuite e le agonie sofferte
Una frase per tutte: “lo Stato assai spiacente che posa una ghirlanda tricolore con su scritto assente”.
Romanticismo senza fine per l’istrione della canzone francese Charles Aznavour. Una canzone strappalacrime e d’annata, decisamente un grande classico.
Com’è triste Venezia soltanto un anno dopo
Com’è triste Venezia se non si ama più
I musei e le chiese si aprono per noi
Ma non lo sanno che oramai tu non ci sei
Conclude l’elenco una delle più belle città, non sufficientemente nota. Endrigo, pur avendo vissuto a Trieste solo tre anni, ne fa un quadro perfetto e suggestivo.
Canzoni antiche da osteria
Di vino, donne e nostalgia
Trieste mia
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