Home » 10 giorni con Babbo Natale, il ritorno della famiglia Rovelli
10 giorni con Babbo Natale, dal 4 dicembre su Amazon Prime Video, è il sequel della fortunata commedia 10 giorni senza mamma. Stavolta la famiglia Rovelli è in viaggio in camper verso la Lapponia e come compagno di viaggio avranno niente di meno che… Babbo Natale!
In 10 giorni con Babbo Natale Genovesi ci racconta la vicenda della famiglia Rovelli, già protagonisti di 10 giorni senza mamma, sempre di Genovesi. In questo nuovo film sono ancora alle prese con la divisione dei rispettivi compiti, ma a ruoli rovesciati: se nel primo film a lavorare tutto il giorno era lui, Carlo (Fabio De Luigi), e Giulia (Valentina Lodovini) invece stava in casa con i tre figli, ora è un Carlo, disoccupato, ad essere diventato un perfetto “mammo” cinquantenne che però ancora spera di trovare lavoro.
E i tre figli? Non sono affatto facili: a parte la più piccola, la dolcissima Bianca (Bianca Usai), c’è il dodicenne Tito (Matteo Castellucci), fan di Hitler e sonnambulo violento, e, infine, l’adolescente Camilla (Angelica Elli) così impegnata per l’ambiente da fare sciopero a scuola per la salvezza dei gorilla!
Il precario equilibrio di questa famiglia rischia di collassare quando Giulia si trova in corsa per una promozione che la porterebbe a trasferirsi in Svezia con tanto di colloquio il 24 dicembre a Stoccolma. Carlo però non si scoraggia, recupera il vecchio camper e con tutta la famiglia parte per la Svezia, ma sulla loro strada si imbattono in Babbo Natale. Il vecchio (Diego Abatantuono), con tanto di abito rosso e barba bianca, si unirà a loro sul camper verso il Nord Europa. Un Babbo Natale inedito, “mostrato non come avviene abitualmente, ovvero un personaggio da fiaba”, come ha spiegato lo stesso regista “con il suo meraviglioso costume, evidentemente molto umano, pregi e difetti compresi”.
Molte delle scene del film, in realtà, non sono state girate in Svezia, bensì in Italia, e più precisamente in Alto Adige, regione non a caso definita la Finlandia d’Italia! Dei suoi scorci fiabeschi e paesaggi sconfinati ve ne abbiamo parlato qui.
Le location in cui è ambientato “10 giorni con Babbo Natale” si sviluppano tra San Candido, Dobbiaco, Bressanone, Brunico, il mitico Lago di Braies e Sesto. La Val Pusteria, dove si trovano queste località, è una delle valli altoatesine più belle e varie, con i suoi immensi prati che d’inverno si ricoprono di neve e consentono di fare lunghe passeggiate in mezzo al nulla.
La natura è particolarmente ricca in questa zona nota più come Alta Pusteria. Qui, nel parco naturale Fanes-Senes-Braies e nelle Dolomiti di Sesto, si trova il lago più instagrammato del mondo e uno dei luoghi più visitati d’Italia: il Lago di Braies, che ospita alcune scene all’aperto del film, così come in una chiesa che s’affaccia sul lago dalle acque verde smeraldo. Una volta raggiunto il Lago di Braies, è difficile rimanere immuni al suo fascino.
Ma l’Alta Pusteria è anche la casa del Lago di Dobbiaco, un’altra meta escursionistica molto amata. L’acqua cristallina dai riflessi verdi e blu rispecchia le cime rocciose della Croda dei Baranci e della Cima Nove. Avvolto da scure foreste e dalle maestose cime dolomitiche, questo splendido gioiello naturale rappresenta uno degli ultimi esempi di marcita, una zona umida, che esistono ancora nella regione alpina. Parte del lago, inoltre, è zona protetta dove nidificano rari uccelli acquatici: un paradiso per i birdwatchers.
Un luogo idilliaco perfetto in ogni stagione. Escursioni a piedi e piacevoli giri in barca d’estate, curling sul ghiaccio e sci di fondo di inverno.
Tra le location all’aperto altoatesine, accanto ai suggestivi paesaggi e ai boschi innevati, la produzione del film ha girato anche nel Castello di Monguelfo (o Welsperg), sempre in Val Pusteria, un’antica roccaforte che ricorda più un a cattedrale più che un castello e che domina la valle dall’alto. La parte più antica è l’altissimo mastio, il quale fu costruito già nel 1126, perfetto per vedere in lontananza e osservare bene il territorio circostante. Solo poco tempo dopo furono costruiti la piccola cappella romanica, un fabbricato per la servitù e il palazzo. Tra il XV e il XVI secolo l’intero complesso fu ristrutturato e ampliato più volte. Purtroppo nel 1765 un incendio ha danneggiato gravemente il castello e ne ha distrutto alcune parti.
Un film che fa decisamente venir voglia di una lunga passeggiata sulla neve, ammirando le stelle, a caccia di scorci fiabeschi… e un Babbo Natale perduto!
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