Home » Easy Rider: dal New Mexico a New Orleans in moto
Easy Rider è un film simbolo degli anni ’60, il road movie per eccellenza che celebra binomio libertà-strada. Un atto d’accusa all’America che ha appena visto uccidere Robert Kennedy e Martin Luther King, dopo John Kennedy e Malcom X.
Easy rider è anche esempio di pellicola low budget capace di scandalizzare Hollywood e di ottenere un successo incredibile. Con questo film inizia una nuova fase del cinema americano, caratterizzata da un’innovazione e una sperimentazione senza precedenti. Nasce così una nuova generazione di registi, tra i quali proprio Dennis Hopper.
Il film racconta le vicende di Wyatt “Capitan America” (Peter Fonda) e Billy (Dennis Hopper). I due, dopo aver portato in Messico un carico di cocaina, comprano due motociclette (dei chopper). Decidono che con queste moto attraverseranno gli Stati Uniti, dalla California alla Florida. La loro prima meta è New Orleans, in Louisiana, dove si svolge uno dei carnevali più famosi e caratteristici degli Stati Uniti.
Il viaggio è segnato da incontri particolari, ma più si spingono a sud, più aumentano i segnali di diffidenza nei loro confronti. Vengono ignorati sistematicamente persino dai peggiori motel, e dormono sotto le stelle, accanto al fuoco e alle loro moto. Vengono arrestati in una cittadina per aver preso parte a una parata senza permesso. In cella conoscono George Hanson (Jack Nicholson), un giovane e facoltoso avvocato alcolizzato, che li tira fuori dai guai e prosegue il viaggio con loro alla volta di New Orleans. La presenza di George intensifica i dialoghi e le riflessioni, lo scambio reciproco di concetti ed idee. È proprio l’avvocato a spiegare a Bill i motivi della ghettizzazione che i due subiscono quotidianamente. Una ghettizzazione che nasce dall’odio, dall’invidia, dall’incomprensione di una forma di libertà inafferrabile e distante dallo stile di vita dei più.
Il viaggio riprende verso nuovi luoghi e avventure, un viaggio che però si trasformerà in tragedia.
Il film arriva al momento giusto e sintetizza un particolare segmento della storia americana – ma anche mondiale – sintetizzando quella tensione sotterranea che accomunava i giovani dell’epoca. Lo stesso film è animato da una tensione interna, riscontrabile grazie a un montaggio frenetico e talvolta distante dalla continuità classica.
Easy Rider portò moltissima gente nelle sale, ma soprattutto vi portò i giovani. Veri protagonisti di quella stagione, i giovani faticavano a sentirsi rappresentati sia dalle pellicole della Hollywood classica. Questo film riempiva un vuoto di rappresentazione sociale e generazionale che nessuno fino ad allora aveva pensato di colmare.
Nei cinema americani Easy Rider arriverà il 14 luglio 1968 (anticipando di un mese Woodstock).
In molti sognano di cimentarsi nel lungo percorso dei due protagonisti, magari rispettando minuziosamente tutte le tappe. E per farlo, nonostante la scena iniziale si apra in Messico, per ritrovare La Contenta Bar occorre recarsi in Nuovo Messico, per la precisione al 1302 Paseo Del Pueblo Norte, presso El Prado, poco a nord di Taos.
Il viaggio segue gran parte della celebre Route 66, a partire da Los Angeles, dove una scena fu girata anche all’interno dell’Aeroporto Internazionale (LAX).
Una delle immagini più note del film vede Wyatt scaraventare a terra il suo Rolex: il tutto è avvenuto a Ballarat, a est della Route 178, tra Stovepipe Wella e Trona. Un luogo desertico, posto all’estremità ovest della spettacolare Death Valley. Una città fantasma di cui a stento restano le rovine, che deve il suo nome alla capitale dell’oro australiana dove – nel 1851 – venne rinvenuta la prima pepita.
Nel corso del film, i protagonisti attraversano il Fiume Colorado, in Arizona, dov’è oggi è possibile restare per ore ad ammirare lo spettacolare paesaggio che il tempo ha saputo scolpire. Tre i ponti presenti, tutti da attraversare per una visita completa di quest’area da sogno. ESe volete fare una sosta lungo il viaggio, non potrete non fermarvi presso il Route 66 Roadhouse Bar and Grill (11840 West Route 66), a Bellemont. Qui, potrete ammirare un elemento originale tratto dal set, l’insegna “No Vacancy” accesa dal proprietario del Pine Breeze Motel nel film, non appena accortosi d’avere due possibili biker come clienti.
Le avventure di Billy e Wyatt proseguono poi attraverso il Deserto Dipinto, nell’Arizona nord-orientale, in un gioco di colori che li conduce fino alla Mountain Valley. Innumerevoli le tappe (come Morganza, in Louisiana, nei pressi del Mississippi) per poi correre verso New Orleans, in tempo per il Mardi Gras.
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