Home » I Sogni Segreti di Walter Mitty: vivere anziché sopravvivere.
Per metà remake di Sogni proibiti, per metà nuova rilettura del racconto di Thurber, I Sogni Segreti di Walter Mitty (regia di Ben Stiller, che è anche attore protagonista) è un viaggio alla ricerca del tassello mancante in grado di dare un senso profondo al proprio vissuto, spesso appannato dalla frenetica routine quotidiana che non lascia sufficiente spazio alla dimensione del sogno, indispensabile per vivere anziché sopravvivere.
Walter Mitty si incanta, e qualunque cosa stia facendo viene interrotta dall’inizio di uno dei suoi viaggi mentali: salva un cane da un edificio in fiamme, lotta come un supereroe per le strade di New York contro il suo inetto boss, seduce la donna che ama Cheryl come un avventuriero tra i ghiacci. In realtà, Walter lavora come archivista di negativi per la rivista Life e l’unico mezzo di trasporto per esplorare il mondo che abbia mai utilizzato è la sua mente di fronte a quelle fotografie.
La rivista è in procinto di pubblicare il suo ultimo numero cartaceo per diventare ufficialmente un magazine online e gli commissiona lo sviluppo di un ultimo negativo, destinato a rappresentare l’ultima foto di copertina di Life. Un negativo – il 25 – che Walter avrebbe dovuto ricevere insieme alla serie inviatagli dal celebre fotografo Sean O’Connel (Sean Penn), un professionista appassionato ma solitario che nutre grande stima per Walter pur non avendolo mai conosciuto di persona. Un negativo che, a detta del fotografo, rappresenta il suo lavoro migliore, “la quintessenza della vita”.
Walter non riesce a trovare l’importantissimo negativo, ritrovandosi a cercare un qualunque appiglio per risolvere il mistero rigirando fra le proprie mani il portafoglio di cuoio che Sean gli ha allegato alla serie, un piccolo dono con inciso sopra il motto della rivista:
Un apparente tacito invito a lasciarsi andare finalmente all’avventura, cercando Sean – al momento impegnato in una missione fotografica in Groenlandia . Ed è così che Walter, per salvarsi dal licenziamento, parte per la Groenlandia, alla ricerca del fotografo Sean, mentre la collega di cui è segretamente innamorato, Cheryl, lo aiuta da lontano, dandogli inconsapevolmente la forza per andare avanti ed affrontare le avventure che lo attendono.
In Groenlandia, uno dei luoghi “must” di ogni viaggiatore, Walter si ritrova a passeggiare tra le casette di Nuuk, la sperduta capitale, che conta poco più di 15.000 abitanti. Qui giacchio, fiordi e paesaggi sconfinati catturano la fantasia degli spettatori , aiutati dalle mirabolanti avventure che attendono il protagonista.
Il tragitto prosegue poco lontano, stavolta in Islanda, mantenendo lo stile epico degli scenari. Qui Walter vivrà tra le scene più spettacolari del film, tra cui la sequenza girata a Seyðisfjörður, in cui il protagonista sfreccia in strada su uno skateboard (girata lungo la Seyðisfjarðarvegur, ovvero la strada 93, che collega Seyðisfjörður con Egilsstaðir, ad est del Paese). Ma sono gli scorci dell’imponente Eyjafjallajökull (il vulcano diventato famoso per aver mandato in tilt il traffico aereo europeo nel 2010) a rapire completamente lo spettatore. In questa tappa islandese vengono toccate anche magnifiche località come Grundarfjörður (Ovest dell’Islanda), il monte Kirkjufell e il villaggio di Garður nella penisola Reykjanes.
La terza tappa di Walter è infine l’Himalaya, nelle cime al confine tra Afghanistan e Tagikistan, dove vive il leopardo delle nevi, uno dei felini più affascinanti e difficili da fotografare. Qui Walter trova finalmente Sean, intento ad osservarne uno, ma senza scattare:
La fotografia è molto ben curata e spettacolare, e le riprese dei paesaggi sono così belle da diventare anch’esse protagoniste.
Nella realtà però, Ben Stiller non si è mai allontano dall’Islanda: tutte le scene che ritraggono Walter in viaggio sono state girate lì, nella terra del ghiaccio e del fuoco. Nel film, il piccolo aeroporto di Höfn viene utilizzato per girare le scene dell’arrivo di Walter a Nuuk, in Groenlandia. Höfn è una cittadina lungo la costa meridionale famosa in tutta l’Islanda per il Lobster Festival che si tiene ogni anno nel mese di luglio. Quello che invece nel film è il centro urbano di Nuuk nella realtà è Stykkishólmur, una graziosa cittadina nella penisola di Snæfellsnes.
Le scene in cui Walter, male interpretando il comando del pilota, si lancia dall’elicottero e finisce in pieno Atlantico del Nord, in compagnia di uno squalo, sono state girate poco distante dalla costa islandese, in prossimità di Garður, un piccolo villaggio di pescatori a qualche chilometro dall’aeroporto di Keflavik.
Durante il suo viaggio in Afghanistan, in compagnia di due locali, dopo aver ottenuto il lasciapassare da un gruppo di guerriglieri offrendo loro un pezzo di torta clementina preparata dalla sua mamma, oltre ad attraversare l’immensa distesa del Vatnajökull, la più grande calotta di ghiaccio del Paese, Walter Mitty passa davanti alla maestosa cascata di Skogafoss.
Tra situazioni paradossali e scelte coraggiose, i sogni segreti Walter Mitty si trasformano da strumento di fuga dalla realtà a parte integrante della realtà, portando il protagonista a colmare sempre di più il divario tra ciò che vorrebbe essere e ciò che in realtà è, un uomo coraggioso in grado di attraversare il mondo per un obiettivo, motivato da un sentimento d’amore.
Una favola moderna sui sogni che sembrano irrealizzabili davanti alla monotonia della routine, ma anche un invito a non perdersi in essa, a dare il giusto valore ad ogni giorno e ai propri sogni, trovando il coraggio di realizzare loro e se stessi.
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