La Sicilia torna protagonista nella nuova fiction Rai “Makari”, dai produttori di Montalbano. Basata sui racconti e romanzi di Gaetano Savatteri, narra le vicende di un giornalista-scrittore che si trasformerà in detective, sfruttando le indagini per sfatare tipici luoghi comuni sulla Sicilia.
La narrazione delle vicende conduce lo spettatore in un viaggio attraverso parte di questa splendida regione, in particolare della provincia di Trapani. Sarà dunque possibile godere dei colori della Baia Santa Margherita, la macchia mediterranea della Riserva dello Zingaro, i colori del paesino di San Vito Lo Capo e tante altre meraviglie.
La storia ruota attorno al personaggio di Saverio Lamanna, interpretato da Claudio Gioè. Il protagonista è un giornalista diventato portavoce di un influente uomo politico al governo. Viene licenziato dopo aver commesso un’imprudenza sul lavoro.
Sconfitto sia emotivamente che professionalmente, decide di lasciare Roma e ritornare a Màkari, suo paese natale in Sicilia, nel trapanese. Qui riscopre una grande passione, quella dello scrittore. Saverio decide allora di improvvisarsi investigatore e di indagare sui vari casi del luogo, formando un improbabile trio assieme all’eccentrico e scanzonato amico Peppe Piccionello (Domenico Centamore) e alla determinata studentessa di architettura Suleima (Ester Pantano).
La storia è ambientata nel piccolo borgo marinaro di Màcari, che dà il nome al golfo e dove abitano 450 persone. Il Golfo di Màcari o Màkari è una vasta insenatura naturale lungo la costa nord-occidentale della Sicilia, inizialmente frazione di Castelluzzo, lo è diventata di San Vito lo Capo, il capoluogo comunale distante pochi chilometri. Si estende dal lato orientale del Monte Cofano fino a Capo San Vito.
Il golfo di Màcari è un’insenatura naturale della costa nord-occidentale della Sicilia. I suoi confini partono dal lato orientale del Monte Cofano fino ad arrivare a Capo San Vito.
Un luogo ricco di storia, come ben dimostrano le due torri che proteggono il territorio dall’alto. Dalle avventure dei pirati agli antenati dell’uomo. Le svariate grotte presenti, infatti, dimostrano come quest’area rappresentasse un insediamento umano già nel paleolitico superiore e nel mesolitico.
La serie si sposta anche nella riserva naturale orientata dello Zingaro, un’area naturale protetta della provincia trapanese, confinata tra i comuni di Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo.
Di recente istituzione (1981), la costa dello Zingaro è uno dei pochi luoghi rimasti della costa siciliana a non esser stato contaminato da una strada litoranea. Interessante è il fatto che l’unico mezzo di trasporto consentito nell’aerea sono i muli, utilizzati per il trasporto dei rifiuti e delle merci.
Un habitat naturale dove risiedono bel 670 specie differenti di vegetali, alcune dei quali autoctone e rare. Non solo, anche la fauna è molto complessa, infatti nella riserva vivono ben 39 specie diversi di uccelli. La costa dello Zingaro ha inoltre tre diversi percorsi che si possono battere a piedi: Il sentiero costiero, di mezza costa e quello alto. Insomma, un vero e proprio parco giochi per gli amanti del trekking, della natura e della fotografia.
Quello che nella serie è figurato come il paesino di Màkari è nella realtà l’antica Tonnara di Scopello.
Incastonata in una rada di incomparabile bellezza, protetta da due torri medievali che vigilano dall’alto, riparata dal mare da due imponenti e rigogliosi faraglioni. Si tratta di un Complesso Monumentale che rappresenta in maniera fedele l’antica storia del mare di Sicilia e delle sue tradizioni. Oggi è un museo naturale affacciato sull’acqua cristallina, testimonianza storica di quell’economia che per secoli ha rappresentato una delle principali fonti di reddito delle genti del luogo, conservando intatte ancora oggi, tutte le attrezzature e gli strumenti utilizzati per la pesca del tonno.
All’interno del complesso, concepito come antico borgo marinaro, sorgono 14 unità abitative immerse nella natura, che vengono locate nel rispetto della loro originaria storia. E’ il posto ideale per chi vuole allontanarsi dai ritmi quotidiani e immergersi in una incredibile atmosfera fatta di storia e di meravigliosa natura.
Coinvolta, in parte, anche la città di Trapani, dalle saline, al lungomare Dante Alighieri, da Torre Ligny a Corso Vittorio Emanuele.
Alcune scene sono state girate, inoltre a Castellammare del Golfo. Questo è, senza dubbio, uno dei centri balneari più famosi in tutta la Sicilia. Ben noto a locali e turisti per la vicinanza ai faraglioni di Scopello e la baia di Guidaloca.
Tra le altre location di spicco troviamo l’area archeologica di Segesta, dove troviamo il Tempio, costruito nel 430 a.C. in stile dorico, un esempio unico di tempio rimasto illeso nel tempo. Nella stessa area archeologica, è possibile ammirare il teatro greco (alle spalle delle rovine dell’Agorá), testimonianze uniche di civiltà antiche.
Poi ancora il borgo medievale di Erice, le cave di Marmo di Custonaci, la grotta Mangiapane (dove nel periodo natalizio viene realizzato un presepe vivente di rara bellezza) e il Monte Cofano.
Qui un suggerimento su dove soggiornare per avere facile accesso a tutte le location!
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