Turné è un film italiano del 1990 diretto da Gabriele Salvatores. Si tratta del secondo capitolo della cosiddetta Quadrilogia della fuga del regista napoletano che segue Marrakech Express.
Il film venne presentato nella sezione Un Certain Regard al 43º Festival di Cannes e vinse un premio ai David di Donatello.
Turné è probabilmente uno dei migliori film di Salvatores, poiché riunisce comicità e tensione attraverso uno stile inusuale e intrigante. Sullo sfondo di una tournée teatrale (“La collina dei ciliegi” di Čechov) in Puglia si consuma il dramma di due attori innamorati della stessa donna.
Due attori trentacinquenni, Dario e Federico, amici fin dai tempi della scuola, partono in tournée dalla Puglia verso la Romagna per recitare “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov.
Estroverso e con precise velleità cinematografiche, Dario (Diego Abatantuono)cerca di spronare l’introverso Federico (Fabrizio Bentivoglio), ora depresso perché trascurato da Vittoria (Laura Morante), un’annunciatrice radiofonica. Questo perché Vittoria, a insaputa di Federico, si è legata sentimentalmente proprio con Dario, al quale ha dato lo spiacevole compito di informare l’amico.
Preoccupato per lo stato di prostrazione di Federico, che rovina le rappresentazioni teatrali, Dario gli nasconde la verità. Vittoria, scontenta per questa situazione, dopo averli raggiunti, confessa loro di amare sia l’uno sia l’altro, che le sembra si completino a vicenda, formando insieme l’uomo perfetto.
Sconcertati per il comportamento della donna e per un fallito progetto di un film, Dario e Federico decidono di rinunziare alla donna che ha posto l’uno contro l’altro. Così, abbandonano di comune accordo la precaria professione di attore andando, ancora amici, all’avventura.
Con Turné Salvatores riesce a costruire una commedia malinconica, un on the road delicato che racconta molto bene quella che è l’amicizia maschile. Un triangolo amoroso che potrebbe essere morboso ma, invece, diventa solo estremamente triste e fragile.
Non si può negare che Dario voglia molto bene a Federico, tanto da portarlo con lui in turnée e difenderlo davanti a tutti, anche quando appare evidente che stia compromettendo lo spettacolo. Eppure, nonostante questo forte legame, Dario pugnala l’amico alle spalle portando avanti una relazione con la donna che lui ama e non trovando il coraggio di confessarlo all’amico.
Questa incoerenza, però, rimane insignificante per il loro rapporto, e anzi, il vero tradimento sembra essere il fatto che Federico venga scelto per una parte al cinema al posto di Dario. Una visione dell’amicizia molto maschile, dove è più importante passare il tempo insieme piuttosto che condividere la propria intimità con un’altra persona.
Il film prende il titolo proprio dall’italianizzazione della parola tournée, riferita alle rappresentazioni teatrali che i due amici portano in giro per l’Italia.
Turné tocca quindi diverse location in giro per l’Italia, di cui alcune particolarmente memorabili.
Il footing che Bentivoglio esegue per le vie della città permette di farci vedere vari luoghi di Gubbio. Bentivoglio si mostra mentre s’allena per la prima volta in salita. Siamo in Via della Repubblica, davanti all’insegna della Taverna del Lupo, costeggiando poi il corso del Torrente Carmignano in via del Carmignano. Lo vediamo poi arrivare nella Piazza Grande, con Abatantuono che, là in fondo, lo accoglie alzando le braccia.
La partenza da Gubbio del gruppo è drammatica. In auto ci sono Abatantuono e Bentivoglio con la Morante. Percorrono la Gola del Furlo, costeggiando il Candigliano, che scorre in un canyon. Senza dubbio uno dei panorami e degli scorci più scenografici e magici di tutto il territorio marchigiano.
La Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è un autentico paradiso, attraversato dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose dellamagnifica Gola del Furlo, dove la suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna davvero singolari.
A questo punto i protagonisti, sempre a bordo della loro Mercedes W110 200D, si spostano in Puglia. In questa regione si notano Lucera (la torre), Trani (la cattedrale), Polignano a Mare, Ostuni, Rutigliano (il Borgo Antico) e alcune località del Salento.
La piazza dove Dario sprona Federico a impegnarsi nel suo lavoro è Piazza del Duomo a Trani (BT). Il primo teatro dove ha inizio la turnè della compagnia teatraleè in piazza F. Miani Perotti 6 a Polignano a Mare (BA). Essendo in realtà un normale palazzo del centro storico, le insegne che lo indicano come teatro comunale sono posticce.
Il lungomare dove i tre protagonisti scendono dall’auto e vagano per la spiaggia deserta è, invece, il piazzale San Martino a Riccione (RN).
Molte altre sono le location indimenticabili di questo film, ma per ammirarle meglio vi consigliamo caldamente la visione!
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