Home » Come visitare il Giappone con le nuove regole d’ingresso
Fino ad ora, i viaggi in Giappone sono stati pesantemente limitati da quando i confini sono stati chiusi due anni e mezzo fa per via della pandemia da covid-19. Le restrizioni non hanno reso facile l’arrivo dei turisti, che fino ad ora hanno potuto entrarvi solo con tour di gruppo organizzati.
La scorsa settimana, però, il governo giapponese ha annunciato un allentamento delle regole che permetterà ai viaggi autoguidati di tornare ad essere realtà.
I viaggiatori non avranno più bisogno di essere accompagnati da una guida durante il loro soggiorno in Giappone. Tuttavia, per prenotare i vari servizi, quali voli e sistemazioni in loco, dovranno comunque rivolgersi ad un’agenzia di viaggi. Il turismo senza restrizioni non è ancora contemplato dal governo Giapponese, anche se sembrerebbe aperto alla possibilità di rimuovere il limite giornaliero di 50.000 arrivi entro la fine del mese, tornando così ai viaggi indipendenti e senza visto.
Il segretario di gabinetto giapponese, Hirokazu Matsuno, ha affermato che questa settimana il governo sta valutando diversi modi per allentare le attuali restrizioni pandemiche, “mantenendo comunque un equilibrio tra prevenire la diffusione dell’infezione e promuovere le attività sociali ed economiche”.
Nel frattempo, se hai sognato a lungo di visitare i quartieri luminosi di Tokyo o le attrazioni di Kyoto, e sei pronto a farlo il prima possibile, ecco cosa devi sapere sulle attuali regole di ingresso e visto per visitare il Giappone.
A giugno era stato permesso ai turisti di entrare in Giappone solo come parte di un tour di gruppo organizzato in cui dovevano essere accompagnati da una guida locale per la durata del loro viaggio. Dal 7 settembre questa regola è stata soppiantata da una politica più rilassata che consente viaggi autoguidati. Tuttavia, come abbiamo detto in precedenza non sarà possibile prenotare i servizi in autonomia, ma sarà necessario farlo tramite un’agenzia di viaggi registrata. Questo per garantire al governo giapponese e al turista un modo sicuro di mettersi in contatto.
I turisti dovranno indossare le mascherine e aderire ad altre misure per la prevenzione del COVID-19. Dovranno inoltre presentare un test COVID-19 negativo effettuato entro 72 ore dalla data di partenza. Se non si ha completato il ciclo vaccinale (che comprende un totale di 3 dosi) bisognerà installare l’app MySOS, dove sarà possibile registrare i risultati del test.
Prima della pandemia, il Giappone aveva offerto l’ingresso senza visto ai visitatori provenienti da 68 paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Corea del Sud e Malesia. Tuttavia, per il momento tutti necessiteranno di un visto d’ingresso, indipendentemente dalla loro provenienza.
Il regime di esenzione dal visto per il Giappone rimane quindi in sospeso per il momento. Questo vuol dire che chiunque desideri visitare il Paese dovrà prima richiedere e ottenere un visto turistico.
I visitatori potranno richiedere un certificato per l’iscrizione all’ERFS (Entrants, Returnees Follow-up System) tramite l’agenzia di viaggi con cui hanno prenotato il loro viaggio. Una volta elaborato, riceveranno un documento che potranno presentare all’ambasciata o al consolato giapponese per ottenere il visto o richiedere il visto direttamente con l’agenzia. Il tempo di consegna è generalmente di cinque giorni lavorativi dopo che i documenti sono ricevuti e accettati.
Il Giappone classifica i paesi in blu, giallo o rosso in base al proprio rischio COVID. I viaggiatori provenienti da paesi blu hanno la possibilità di mostrare la prova di vaccinazione o fare un test prima di viaggiare. La lista dei Paesi blu include gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia, la Nuova Zelanda, il Canada, la Francia, l’Irlanda, l’Italia, la Thailandia, Singapore, Hong Kong, Argentina, Messico, e altri. L’elenco completo dei paesi può essere consultato qui.
I viaggiatori provenienti da paesi gialli e rossi sono soggetti a requisiti di ingresso aggiuntivi, come i test all’arrivo e la quarantena.
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