Home » Corridoi turistici | Aprono le prime destinazioni Covid-free
Arrivano, finalmente, delucidazioni da parte del Governo per quanto riguarda i corridoi turistici Covid-free, introdotti in via sperimentale con l’Ordinanza 28 settembre 2021 firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza e in vigore fino al 31 gennaio 2022 (salvo ulteriori proroghe). Tempistiche a medio termine ideali per poter programmare le vacanze dei prossimi mesi fino a Natale e Capodanno.
Sono considerati “Corridoi turistici Covid-free” tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli contenuti nel documento “Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free”, allegato all’Ordinanza 28 settembre 2021.
In poche parole si tratta di viaggi turistici verso destinazioni extra Ue controllati e con precisi protocolli di sicurezza.
Devono essere organizzati e gestiti da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza. Se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di “Corridoio turistico Covid-free”, continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell’Elenco E (divieto di spostamento per motivi turistici, obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento al rientro in Italia).
All’11 novembre 2021 il Governo italiano ha individuato 6 Paesi che rispettano quanto previsto dalla normativa:
Per maggiori dettagli sui singoli Paesi è possibile consultare la guida dettagliata.
Per quanto riguarda il resto dei Paesi non inclusi in questa selezione, è necessario che i viaggiatori continuino a rispettare le disposizioni previste per l’ingresso dalle autorità locali (ad esempio, compilazione di formulari di salute pubblica o di localizzazione del passeggero, se richiesti). Per approfondimenti su questi aspetti, contattateci per avere maggiori chiarimenti.
La possibilità di dirigersi con un viaggio organizzato verso uno dei Paesi facenti parte dei corridoi turistici e con permanenza di qualche giorno in un Paese degli elenchi C o D (verso cui è possibile andare per turismo), è garantita. È fondamentale, però, che vengano rispettate le condizioni di sicurezza durante il soggiorno e anche quelle relative agli spostamenti tra lo Stato estero e il Paese inserito nell’elenco dei corridoi turistici.
In sostanza, è possibile fare un viaggio con un tour operator partendo dall’Italia e trascorrendo 4 giorni a Parigi (elenco C) o 4 giorni a Dubai (elenco D) per poi dirigersi verso uno dei Paesi dei corridoi turistici, come le Maldive, e fare rientro in Italia.
La vaccinazione/guarigione dei dipendenti delle strutture ricettive, anche nei casi in cui i Paesi non impongano l’obbligo vaccinale ai loro cittadini o lavoratori, è assicurata.
Lo scopo è, infatti, quello di garantire che la struttura sia una bolla protetta, in cui il personale dipendente che viene in contatto con i viaggiatori non sia fonte di rischio di contagio. Un obiettivo di tutela raggiunto con una vaccinazione dell’80% del personale della struttura, con le guarigioni e con i relativi tamponi.
E’, quindi, evidente la necessità di appoggiarsi ad un tour operator/agenzia di viaggi per la scelta di queste strutture. L’esperienza e la conoscenza del mercato è fondamentale sotto questo punto di vista.
Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di:
E’ quindi sempre necessario esibire il Green Pass o attestazione di esenzione per comprovati motivi.
Sì, i minori di anni 12, soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale, sono autorizzati allo spostamento, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2, comma 2, dell’ordinanza del Ministro della salute 28 settembre 2021
Test molecolare o antigenico
Isolamento
Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione deve:
Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
Il Governo mette nero su bianco l’obbligatorietà di affidarsi a tour operator e agenzie di viaggio italiane per organizzare un viaggio nelle mete ricomprese nei corridoi turistici, come da ordinanza del 28 settembre. La selezione del fornitore secondo i protocolli indicati nell’allegato deve essere effettuata dall’operatore turistico e non dal turista.
Al fine di agevolare i controlli da parte dei soggetti preposti, l’organizzatore (tour operator /agenzia di viaggi organizzatrice) rilascerà al cliente che ha acquistato un pacchetto turistico avente ad oggetto una destinazione inclusa nella sperimentazione, il “Travel pass“, un documento contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza Covid.
La risposta in breve è no.
Il Governo impone ai viaggiatori di utilizzare solo ed esclusivamente i servizi organizzati da tour operator ed agenzie viaggio, che rilasceranno il Travel Pass per viaggiare nei corridoi turistici, bandendo qualsiasi forma di turismo ‘fai da te’.
E’, inoltre, vietato soggiornare presso “alloggi gestiti e venduti da host privati, prenotando direttamente o tramite piattaforme online che mettono in contatto diretto turisti con l’host e acquistando dall’operatore turistico il solo trasporto aereo”. Anche in questo caso non sarebbe possibile garantire le condizioni di massima sicurezza durante la permanenza all’estero. La selezione della struttura ricettiva deve essere sempre e comunque effettuata dall’operatore turistico, nell’ambito di un viaggio organizzato.
Si, la compilazione del dPLF è sempre necessaria prima del rientro in Italia. Per molti viaggiatori si sono venuti a creare notevoli problemi proprio a causa della mancanza di tale documento.
Dal 24 maggio 2021 è obbligatorio compilare online il questionario PLF Italia per entrare (o rientrare) nel nostro Paese. Sebbene il Green Pass UE abbia concesso ai turisti maggior libertà di movimento su tutto il territorio dell’Unione Europea, alcuni Paesi richiedono il possesso di un ulteriore documento per l’ingresso entro i propri confini. Si tratta appunto del dPLF, che altro non è che un formulario digitale di autodichiarazione in cui inserire i propri dati di viaggio. Il questionario va compilato con qualunque mezzo di trasporto si decida di entrare (o rientrare) nel nostro Paese, anche con mezzi propri e anche se si è residenti.
Clicca qui per accedere direttamente alla compilazione.
La gestione dei casi positivi e dei loro eventuali contatti dipende in prima battuta dalle regole stabilite dallo Stato estero in cui si trova il viaggiatore. Il Ministero degli Esteri riporta: “Nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.
Tali procedure interessano, secondo la normativa locale, anche i cosiddetti “contatti” del soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena dalle Autorità locali e a cui non è consentito spostarsi. Si raccomanda, pertanto, di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19.
Il rientro sanitario protetto che si chiede sia previsto e incluso nelle polizze, viene effettuato laddove ritenuto necessario dal personale medico, nel rispetto delle regole del Paese estero e ugualmente dell’Italia, tenendo conto delle concrete condizioni di salute del viaggiatore e dell’opportunità di effettuare tale rientro, che deve essere sempre autorizzato (certificato fit to flight) dallo staff medico locale e da quello della centrale operativa della Compagnia di Assicurazioni.
“I corridoi turistici sono solo un warm up”. È il commento di Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi e del Fondo Astoi a Tutela dei Viaggiatori, dopo l’annuncio dell’ordinanza che sancisce il via libera ai viaggi extra Ue.
“I Paesi dove ci è consentito andare ora, finalmente, anche se in via sperimentale, sono Maldive, Seychelles, Mauritius, Egitto (ma solo Sharm el-Sheikh e Marsa Alam), Repubblica Dominicana, Aruba. È solo l’inizio di un ritorno alla normalità anche nel mondo dei viaggi che speriamo duri“.
“La nostra posizione come Astoi è che consideriamo i corridoi turistici come un primo passo“, ha spiegato Ezhaya “ma non possiamo ritenerci soddisfatti perché mancano ancora molte destinazioni e, inoltre, i protocolli hanno un livello di rigidità non banale. È chiaro che vanno bene, in un momento in cui il mercato è stato sostanzialmente chiuso per un anno e mezzo, ma li consideriamo un warm up per andare verso una graduale riapertura di tutte le destinazioni e con meno vincoli.”
Siamo ancora agli inizi ma è un ottimo punto di partenza.
Finalmente possiamo ricominciare a viaggiare!
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