Al rientro cade ogni obbligo di quarantena o isolamento fiduciario ma solo se, all’imbarco, si presenta il risultato negativo di un ulteriore test fatto 48 ore prima del viaggio e se ci si sottopone, all’arrivo in aeroporto, a un nuovo, ultimo tampone.
Le regole valgono sia per i voli diretti verso le mete di vacanza che per quelli che fanno scali intermedi.
Durante la permanenza in hotel o resort, i tour operator sono invece tenuti ad assicurare il rispetto delle indicazioni per la “prevenzione e la protezione dal rischio contagio da coronavirus”.
Le regole?
Per quanto riguarda i voli: la possibilità di effettuare il check-in online, l’uso obbligatorio della mascherina chirurgica o Ffp2/Ffp3 per tutta la durata del viaggio da cambiare ogni 4 ore (tranne che per i bambini sotto i 6 anni o le persone con patologie che ne sono esentate), la sanificazione delle mani e delle poltroncine e l’aerazione Hepa.
Per quanto riguarda il soggiorno: l’obbligo di vaccinazione per il personale di accoglienza, la misurazione della temperatura almeno una volta al giorno, i ristoranti con orari differenziati del pranzo e della cena per evitare l’assembramento dei clienti, i buffet solo con servizio dei camerieri, la disponibilità di un medico h24.
Obbligatoria anche un’assicurazione sanitaria “Covid” per il rimpatrio protetto e l’assistenza in loco.
A monitorare l’andamento dell’iniziativa sperimentale sarà un tavolo tecnico istituito presso il ministero della Salute a cui parteciperanno anche i ministeri del Turismo e degli Affari esteri, rappresentanti della cooperazione internazionale, operatori turistici e aeroportuali.