Home » Sud America » Bolivia » Toccando il cielo: un viaggio naturalistico tra Cile e Bolivia
Un viaggio rivolto ad appassionati di deserti alla ricerca di nuove magie in luoghi da albori del mondo, lungo piste che sconfinano fra il sud della Bolivia e il grande nord del Cile
Un itinerario inedito e fuori dalle rotte più battute con Tour Leader esperto dall'Italia. Un'esperienza boliviana in veicoli 4x4 con tre partecipanti al massimo (posto finestrino garantito). Un tour tra Cile e Bolivia che tra la costa Pacifica, la Cordigliera Occidentale e le solitudini dei deserti d’alta quota dell’altopiano andino, vi regaleranno paesaggi mozzafiato.
A partire da:
Voli
inclusi
partenze
14 Agosto e 7 Ottobre 2023
giorni di viaggio
15
partecipanti
Minimo 10
Accompagnatore
Accompagnatore dall'Italia
hotel
Hotel 4 stelle
trattamento
Pasti come da programma
"Toccando il cielo" è un viaggio naturalistico, rivolto ad appassionati di deserti alla ricerca di nuove magie in luoghi da albori del mondo, lungo piste che sconfinano fra il sud della Bolivia e il grande nord del Cile, tra la costa Pacifica, la Cordigliera Occidentale e le solitudini dei deserti d’alta quota dell’altopiano andino. Il terreno, che ha avuto origine dal fuoco dei vulcani, ha i colori violenti e metallici dei minerali che lo compongono e che sciogliendosi nelle acque delle lagune, danno loro tonalità improbabili e diverse, dal granata del ferro, al verde dei solfati e del rame, al giallo dello zolfo. Luoghi estremi e solitari, dove si percepisce tutta la forza della natura, osservando campi geotermici, sorgenti termali, deserti di roccia e di sale, lagune salate popolate da fenicotteri rosa e timide vigogne. Ad accompagnarci, sullo sfondo, la sfilata di vulcani maestosi, incappucciati di neve, tra i più alti della terra. Una terra aspra, dove vivono piccole comunità di indios Aymara ancorate ad antiche tradizioni. Un viaggio non per tutti, impegnativo, anche a causa delle altitudini elevate, che regala la magia delle "terre alte", alcune tra le zone più belle del nostro pianeta.
15 giorni
Mappa del Tour
PERCORSO VIA TERRA
PERCORSO IN AEREO
N.B.: L’ordine delle visite potrebbe subire variazioni per ragioni tecniche, senza nulla togliere a quanto in
programma.
Partenza da Milano per Santiago del Cile con scalo intermedio. Pasti e pernottamento a bordo. Per partenze da altri aeroporti italiani, vi preghiamo di indicare la vostra preferenza al nostro Ufficio Booking al momento della richiesta di prenotazione per verificarne l’effettiva fattibilità.
Arrivo a Santiago, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel per la registrazione e lasciare i bagagli. Possibilità di rinfrescarsi prima di andare alla scoperta della capitale cilena. Pranzo libero (consigliamo uno dei numerosi ristoranti del vivace Mercado Central, dove l’accompagnatore saprà consigliarvi al meglio). Nel pomeriggio visitiamo i punti d’interesse principali della città: la Piazza d’Armi con la Cattedrale neoclassica dall’interno barocco, il Palazzo Presidenziale della Moneda con il monumento in memoria di Salvador Allende e l’attiguo centro culturale sotterraneo, la chiesa coloniale di San Francisco che è l’edificio più antico della città, la Stazione Mapocho, oggi centro culturale e il Museo de Arte Precolombina. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Trasferimento all’aeroporto di Santiago e partenza con volo di linea per Calama (07.00/09.10, gli orari dei voli interni potrebbero subire variazioni e sono soggetti a riconferma), una cittadina al centro di un’area mineraria, da dove iniziamo il trasferimento in bus di un centinaio di chilometri fino a San Pedro de Atacama. La strada sale progressivamente per un centinaio di chilometri finché all’orizzonte appare l’oasi di San Pedro de Atacama a 2440 metri di altitudine, in uno dei deserti più aridi della terra ai piedi del Volcán Licáncabur. La cittadina di San Pedro investita da un rilevante flusso turistico, si trova in posizione strategica per visitare i luoghi più suggestivi del Norte Grande cileno e sarà dunque la nostra base per i prossimi tre giorni. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio ci dirigiamo alla Valle della Luna, a 8 km dalla città, per ammirare il tramonto, la puesta del sol, in un suggestivo paesaggio di rocce e pinnacoli. Cena libera e pernottamento.
SE I VOLI SONO PROGRAMMATI CON IBERIA, SOTTOLINEIAMO CHE IN ANDATA OPERANO DA MILANO MALPENSA, MENTRE IL RITORNO È PREVISTO SU MILANO LINATE IN QUANTO OFFRE LA CONNESSIONE MIGLIORE.
OVUNQUE ABBIAMO SELEZIONATO HOTEL CONFORTEVOLI. NELL’ALTOPIANO BOLIVIANO, DOVE ESISTONO POCHISSIME INFRASTRUTTURE, GLI HOTEL SONO SEMPLICI MA FORNISCONO I SERVIZI ESSENZIALI. LE SISTEMAZIONI SONO SPARTANE MA COMUNQUE SONO LE MIGLIORI DISPONIBILI. NON IN TUTTI GLI HOTEL CHE UTILIZZIAMO SONO PRESENTI CAMERE DOPPIE, IN TAL CASO SARANNO CAMERE A DUE LETTI.
I TRASFERIMENTI, SU STRADE E PISTE, NON VANNO INTESI COME INEVITABILE FATICA PER PASSARE DA UN LUOGO A UN ALTRO, MA COME PARTE FONDAMENTALE DEL VIAGGIO STESSO E OCCASIONE E OPPORTUNITÀ PER AVVICINARSI ALL’AMBIENTE E ALLA REALTÀ CHE CI CIRCONDA.
IN QUESTO VIAGGIO USUFRUIAMO DI GUIDE LOCALI PARLANTI ITALIANO A SANTIAGO E A SAN PEDRO, DI UNA GUIDA-AUTISTA PARLANTE SPAGNOLO/INGLESE SULL’ALTOPIANO.
SULL’ALTOPIANO BOLIVIANO USUFRUIAMO DI MEZZI 4X4 DOVE TROVANO POSTO 3 PASSEGGERI OLTRE ALL’AUTISTA (L’ACCOMPAGNATORE KEL 12 POTREBBE OCCUPARE IL 4° POSTO). LE AUTO SONO PROVVISTE DI UNA RISERVA DI OSSIGENO.
PREVEDERE CIRCA 90 USD DI MANCE PER AUTISTI, GUIDE E PERSONALE DI SERVIZIO, DA DARE ALL’ACCOMPAGNATORE A INIZIO VIAGGIO (L’IMPORTO DELLE MANCE È INDICATIVO E PUÒ VARIARE IN BASE AL NUMERO COMPLESSIVO DEI PARTECIPANTI AL VIAGGIO E IN BASE ALLA LORO SODDISFAZIONE PER IL SERVIZIO).
PROBLEMI DI ALTA QUOTA (MAL DI MONTAGNA O SOROCHE)
Mal di Montagna Acuto: Colpisce il 30% delle persone a 3.500 metri e il 50% a 4.500 metri, ma una quota di fortunati (25% della popolazione) definibili come ‘rapidi acclimatatori’ ne è indenne. In generale si tratta di un problema da non enfatizzare, in quanto di norma caratterizzato da sintomi lievi e passeggeri, ma da non sottovalutare, perché comunque richiede un intervento tempestivo.
Sintomi: Cefalea intensa soprattutto frontale; nausea e vomito; spossatezza e senso di mancamento; difficoltà di respiro (migliora seduti); in qualche caso tachicardia. Questi sintomi insorgono dopo circa 7-12 ore dall’arrivo in quota e durano un paio di giorni, ma possono insorgere anche in modo imprevisto a distanza di giorni. In particolare la cefalea e la nausea debbono costituire un campanello d’allarme, perché in quota quasi sempre indicativi. A tal proposito alcuni “viaggiatori” tardano a denunciare il proprio malessere per orgoglio, attribuendolo alle più disparate quanto improbabili cause, mettendo a serio rischio la propria salute.
Prevenzione: In primo luogo occorre garantire un congruo acclimatamento, prediligendo itinerari che salgano gradatamente. Importante un’alimentazione energetica, ma facilmente digeribile, con una buona quantità di liquidi; senz’altro da bandire alcolici e sigarette. Alcuni ricorrono anche a scopo preventivo a un blando diuretico come l’acetazolamide (Diamox), che con la sua azione acidificante contrasta l’alcalosi metabolica (1/2 cps 2 volte al giorno per 5-6 giorni oltre i 4000 metri); tale soluzione non è tuttavia da tutti condivisa e soprattutto deve essere adottata solo dietro prescrizione medica per le possibili controindicazioni (soggetti ipotesi e con instabilità pressoria, allergie ai sulfamidici, gravi insufficienze epatiche e renali).
Terapia: Riposo per 1-2 giorni; liquidi zuccherati per assicurare una buona diuresi; 2-3 tazze di mate de coca zuccherato (oltre che analgesico ed euforizzante, è altamente indicato per la capacità di ridurre proprio la frequenza respiratoria e cardiaca). Anche a questo scopo i locali usano masticare foglie di coca. Controindicati invece i cardiotonici e gli spray nasali antistaminici per la loro azione tachicardizzante ed ipertensiva, nonché i sonniferi, analgesici e psicofarmaci.
In caso di sintomi più severi praticare l’ossigenoterapia e, dove possibile, scendere di quota, giacché spesso anche la perdita di soli 500 metri può rivelarsi risolutiva.
Complicanze: In qualche raro caso si arriva all’edema polmonare. In presenza di tali sintomi contattare subito un medico.
ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA
(ATTENZIONE DA SAN PEDRO A PUTRE DURANTE LA NOTTE FA MOLTO FREDDO E NON SEMPRE LE STRUTTURE/RIFUGIO DISPONGONO DI UN RISCALDAMENTO ADEGUATO QUINDI PREVEDERE ALCUNI SUGGERIMENTI)
Da non dimenticare di mettere in valigia: una felpa pesante, un pile, guanti di lana, calzettoni di lana
una giacca a vento, cappello di lana e copricapo che protegga dal sole, occhiali d’alta montagna, consigliati quelli con protezione laterale) con filtro UV, scarpe robuste e confortevoli (tipo scarponcini leggeri da montagna), burro cacao e creme solari a protezione totale.
OLTRE A QUESTO VALUTARE LA POSSIBILITA’ DI PORTARE: boule dell’acqua calda, calzamaglia da indossare sia di giorno ma soprattutto di notte
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Toccando il cielo: un viaggio naturalistico tra Cile e Bolivia
Animi nomadi al servizio di menti curiose.
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